"Già quella contro il Frosinone poteva considerarsi una sfida tra squadre in gravissima crisi, seppur quella dei ciociari fosse più che altro di risultati e non di prestazioni. E quella di stasera contro l’Ascoli la sarà ancora maggiormente. I bianconeri, infatti, hanno ottenuto appena un punto nelle cinque partite disputate nel mese di ottobre e la loro ultima vittoria risale addirittura al quarto turno, sul campo del Piacenza. Prima che una lunga serie di problemi societari incidesse anche sui risultati. L’addio del direttore sportivo Mirra e di Antonelli, che avrebbe incontrato il Torino da ex, ha, infatti, scombussolato tutti i piani, facendo precipitare la formazione marchigiana al penultimo posto della classifica.
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E’ un Ascoli formato secondo tempo
Già quella contro il Frosinone poteva considerarsi una sfida tra squadre in gravissima crisi, seppur quella dei ciociari fosse più che altro di risultati e non di prestazioni. E quella di stasera...
"Un Ascoli che ha sempre perso nelle ultime tre gare esterne, ma sempre di misura. A testimonianza di una squadra comunque solida, che lontano dal “Del Duca” si difende praticamente con tutti gli effettivi, cercando di non lasciare spazi all’avversaria di turno e colpendola, magari, quando inizia a pagare la stanchezza. La statistica delle reti fatte è emblematica in tal senso. Nel corso dei primi 45 minuti l’Ascoli è andato a segno solamente tre volte in queste prime undici gare stagionali e mai nelle ultime sette uscite. Nove, invece, i gol realizzati durante le seconde frazioni di gioco.
"Il Toro dovrà, quindi, stare molto attento questa sera, perché andare in svantaggio, oltre a dare una mazzata tremenda alla squadra dal punto di vista psicologico, potrebbe indurre i tifosi ad una dura contestazione. Uno scenario che, ci auguriamo, non si debba assolutamente prendere in considerazione.
"(foto: M. Dreosti)
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