"Non è un’ecatombe, non è la decimazione 2007-2008. Quello che sta colpendo il Torino è un numero di infortuni tutto sommato accettabile, specie se paragonato al suddetto passato recente, ma che inizia ad avere il suo peso.
toro
Ecco gli infortuni Ma niente paura
Non è un’ecatombe, non è la decimazione 2007-2008. Quello che sta colpendo il Torino è un numero di infortuni tutto sommato accettabile, specie se paragonato al suddetto passato recente, ma che...
"La prima vittima della stagione attuale è stato Cesare Natali, che pochi giorni dopo aver affermato “l’infortunio è solo un ricordo” (riferendosi a quello che l’aveva tolto di mezza per tutto il finale del campionato precedente) ha subito una nuova botta, stavolta al piede; sarebbe tornato in campo solo ad inizio Ottobre (mercoledì scorso contro il Livorno). Il difensore non ha mai avuto l’integrità fisica tra le sue principali doti, ma l’infortunio patito a Luglio è stata casualità; sarebbe potuto accadere a chiunque.
"E’ poi stata la volta di qualche guaio per i terzini titolari. Pisano ha saltato il debutto in campionato, mentre Diana dopo la trasferta di Reggio Calabria ha dovuto stringere i denti per scendere in campo al turno successivo, contro l’Inter. Problemi comunque del tutto superati. E mentre i due ce la mettevano tutta per riuscire infine a scendere in campo, latitava Blerim Dzemaili. Lo svizzero, vittima un anno fa di un crack molto grave, è giunto a Torino con un po’ di “disordine” nel ginocchio (menisco), pertanto l’infiammazione gli ha permesso di allenarsi (e giocare) senza continuità.
"La differenza maggiore con la tragica (sotto l’aspetto degli infortuni) stagione scorsa sta nel tipo di stop patiti dai giocatori granata. Nel campionato passato, la stragrande maggioranza di loro si fermava per guai muscolari, di diversa entità da caso a caso. Questo mise sotto accusa la preparazione atletica di Ferretto Ferretti, tanto da provocarne, nella seconda parte di campionato, il sollevamento dall’incarico, con il ritorno da Valencia di Paolo Artico. La quantità di infortuni calò, ma non tanto da cessare del tutto, e gli ultimi si ebbero ancora nelle ultime settimane di gara. Come sappiamo, il Torino 2007-2008 ha stabilito un vero record in questo: complessivamente, gli stop imposti ai giocatori hanno superato i 100.
"Altra storia, quest’anno. La preparazione fatta seguire da Francesco Perondi non sta causando problematiche ricorrenti, e se qualche critica le viene mossa questa è indirizzata alla scarsa tenuta del gruppo, che normalmente crolla dopo 30 o 45 minuti di gioco. Questo è un aspetto probabilmente migliorabile, ma è intanto sollievo sapere che i muscoli dei giocatori del Toro reggono. Gli unici a dare qualche problema sono quelli di Rosina e di Stellone (mentre finora non si registra alcuno stop per un habitué -suo malgrado- quale Ventola); nel secondo caso però si tratta di un guaio al polpaccio purtroppo ormai ben noto, mentre il medesimo infortunio per il numero 10 viene guardato con maggior sospetto. A proposito di sospetti: emerge quello che giocare in Coppa Italia non sia stata la migliore idea, se è vero come è vero che da allora il muscolo del capitano fa di nuovo preoccupare. Non si prospetta comunque una situazione come quella vissuta a cavallo tra 2007 e 2008, quando il male di Rosinaldo sembrava un mistero cui solo le cure di casa (Calabria) trovarono soluzione; probabilmente siamo davanti ad una patologia riconoscibile e curabile in tempi ragionevoli, e soprattutto con un recupero che sia certo e totale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA