"Il campionato
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Equivoci ed incomprensioni
Il campionato
Esplode in Serie B, trascinando la squadra alla promozione; si conferma nella massima categoria, dimostrandosi fondamentale per portarla alla salvezza. Quindi, ti aspetti che...
"Esplode in Serie B, trascinando la squadra alla promozione; si conferma nella massima categoria, dimostrandosi fondamentale per portarla alla salvezza. Quindi, ti aspetti che un talentuoso 23enne segua il naturale percorso dei grandi giocatori: speranza-conferma-consacrazione. Ma quest’ultima non arriva, anzi, si fanno passi indietro. Succede qualcosa. Cosa? Tante ipotesi, qualche elemento concreto, fiumi di parole che di certo non fanno bene all’oggetto di tanta attenzione, Alessandro Rosina.
"Come non gli fa bene l’eccessiva responsabilità: è giovane, e la fascia di capitano che Novellino mette al braccio del fantasista pesa. Inutile negarlo, dire “non è un simbolo che può condizionare”: può, perché quella striscia di stoffa è come una sottolineatura ad evidenziatore sotto i piedi, che dice al mondo esterno “se non ce l’aveste chiaro, questo è il giocatore più importante della squadra, il più forte, puntiamo tutto si di lui”. Cairo ci punta senz’altro, riscattandolo prima e non vendendolo poi. Alessandro, invece, non ce la fa.
"Dopo un’annata grigia, quella 2007-’08, ne segue una nera. Un intero campionato senza un gol (se non qualche rigore trasformato). Infortuni che lo condizionano, ma non solo, non bastano. Incomprensioni con la curva, fischi al numero 10, risposta a testa sollevata, pallone scagliato con stizza, applausi riparatori, e poi contestazione aperta, il 4 Maggio. Dopo quella data, improvvisamente, il Piccolo Principe viene restituito a giorni migliori, se non ancora ai migliori; Camolese lo mette dietro due punte a svariare, ruolo che, nell’infinita ricerca della giusta collocazione tattica, sembra tuttora il migliore; arriva una rete su punizione, molto bella e importante (al momento), la prima in tre anni di A. Non basterà.
"Nel finale di stagione, forse Rosina è uscito dal tunnel. Ha iniziato ad uscirne, per lo meno. Ma prima, un incubo: un giocatore che a volte pare chiaramente a disagio, psicologicamente, e che non viene aiutato, neppure da chi di dovere (inteso come la società, non come i tifosi); che non riesce a dribblare avversari ma si incaponisce a cercarli, che non tira più in porta, chiaramente bloccato. I problemi non sono tecnici, le sue doti sono note, né fisici, non sempre. Fioccano le malignità: contratto firmato, disinteresse, e altro ancora. Ma non sono vere. Rosina è un calciatore dalle grandi doti, caduto in una lunga crisi. Se ne stia uscendo, se ne possa uscire restando a Torino (come vorrebbe) o se sia meglio lasciarsi, sono valutazioni da lasciare ai soggetti interessati, perché delicate. Voto: 5+
"Il futuro
"Difficile come non mai, sapere cosa ne può essere del rapporto tra Rosinaldo e il granata. Cairo sembra non essere più ciecamente innamorato, ossia è disposto a prendere in considerazione l’eventualità di una cessione. Se invece non ci si separerà, allora sul piccolo trequartista si dovrà costruire la squadra; nessuna soluzione “a metà del guado” è accettabile. Le offerte, per uno come lui, non dovrebbero mancare, ma certo gli ultimi due anni hanno svalutato il cartellino. Percentuale di permanenza: 50%
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