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Europa League,Torino: la qualificazione come possibile spartiacque del mercato

Verso Copenaghen-Torino / Il risultato della partita di giovedì potrebbe condizionare il mercato in entrata dei granata: un centrocampista e a quel punto una o due punte per...

Cristina Raviola

"Un vittoria giovedì sarebbe riduttivo definirla fondamentale: un risultato positivo contro il Copenaghen, infatti, non solo premierebbe con i sedicesimi i granata, fomentando le ambizioni europee del Toro, ma potrebbe addirittura influire sulle scelte di mercato in entrata della squadra di Cairo. Un centrocampista molto probabilmente arriverà, poi una o due punte. Ed è proprio qui che la competizione europea potrebbe fare la differenza, con i granata orientati a spingere sul doppio acquisto in avanti, in caso di qualificazione ai sedicesimi.

"NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI – In caso di passaggio del turno i granata si troverebbero ancora impegnati su tre fronti: il campionato, la Coppa Italia (14 gennaio gara secca contro la Lazio) e appunto l'Europa League. Pare impensabile, a questo punto, che Petrachi e Cairo non intervengano sul mercato per rinforzare, soprattutto, il deficitario reparto offensivo. A questo proposito, un solo innesto lì davanti, vista la quantità d'impegni ravvicinati e la pochezza dell'attacco granata,  potrebbe non bastare. È pertanto ipotizzabile che la dirigenza, considerati anche gli introiti monetari derivati dalla eventuale qualificazione, provi a portare a casa ben due giocatori offensivi, in modo da regalare a Ventura nuove alternative a Amauri, Quagliarella e Martinez, oltre che i 'non pervenuti' Barreto e Larrondo.

"SE QUALCOSA ANDASSE STORTO – Ciò non avverrebbe – o sarebbe comunque più difficilmente auspicabile – nel caso in cui il Toro non riuscisse ad arrivare ai sedicesimi di Europa League. In questo frangente, la squadra di Ventura si troverebbe impegnata solamente in campionato e in Tim Cup e le aspettative dei granata si ridimensionerebbero; inoltre,  gli uomini a disposizione potrebbero ruotare con minor dispendio energetico e due nuove soluzioni offensive già a gennaio sembrano eccessive. Cairo e Petrachi, infatti, avrebbero in questo caso meno disponibilità economiche, e meno interesse a rinforzare in modo così netto la squadra a stagione in corso.

"IN OGNI CASO – Comunque andassero le cose, comunque, il Toro interverrà sul mercato e un attaccante quasi sicuramente arriverà. Sono tanti i nomi: se Zapata sembra quello più vicino, è più che viva anche la pista che porta a Zarate. È però  ancora presto per parlare di profili precisi: quel che è certo è che Cairo dovrà mettere mano al portafoglio per rinforzare lo sterile reparto offensivo granata, con o senza sedicesimi di Europa League. E con esso, rafforzare la mediana con un innesto a centrocampo. La partita di giovedì condizionerà le aspettative di tutto quanto l'ambiente, e direttamente o indirettamente anche la finestra di mercato invernale.

"Tutto passa, anche per il calciomercato, da Copenaghen e da quel risultato positivo.

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