"In occasione del match tra Torino e Atalanta della prossima domenica, abbiamo contattato Fabio Gennari, giornalista di BergamoPost che ha risposto ad alcune nostre domande, ovviamente in ottica europea. Ecco le sue parole:
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Fabio Gennari (BergamoPost): “Atalanta, un’altra annata pazzesca. A gennaio fu sondato Ljajic”
Interviste / Il collega di Bergamo: "Credo che soprattutto il reparto di attacco del Toro sia di grande livello"
"Buonasera Fabio. Dopo la bella cavalcata in Europa League di questa stagione, quanto è forte la voglia dell’Atalanta di centrare la seconda qualificazione consecutiva?
“Tutto l’ambiente vuole fortemente la qualificazione in Europa. Quello che ha fatto questa squadra in europa come punti, ma anche un saldo tra tiri fatti e subiti è notevole. L’Atalanta è una squadra che produce tanto; non segna tantissimo certo, il bomber davanti alla Belotti non c’è, ma è una squadra che ha portato 14 giocatori in gol in campionato, segna spesso, e subisce pochi gol. La metà delle partite dell’Atalanta sono terminate a reti inviolate”.
Un’annata di buon livello, dopo il grande quarto posto conquistato l’anno scorso, che conferma la qualità del progetto del club di Percassi.
“L’anno scorso ci stava che si pensasse che l’Atalanta avesse trovato l’annata della vita. Quest’anno, con la conferma seppure a livelli leggermente inferiori, secondo me è stato fatto qualcosa di ancora più grande. Ad oggi rispetto a tutte le squadre che non hanno fatto le coppe l’Atalanta ha giocato undici partite in più, una cosa da non sottovalutare, specie quando arrivano i primi caldi. In Europa League è stato superato un girone durissimo uscendo in extremis contro il Borussia Dortmund. In Coppa Italia il percorso è stato ottimo e i nerazzurri si sono fermati solo in semifinale contro la Juventus dopo avere eliminato il Napoli. Oggi la squadra è settima, con le ottave dietro di due punti, e una squadra come il Toro - che ha dei valori importanti - dietro di cinque punti. L’Atalanta sta facendo di più di quanto tutti a Bergamo potessero sognare”.
Quali sono i punti forti del Toro? I granata si presenteranno a Bergamo sapendo che è l’ultima spiaggia per l’Europa.
"Credo che soprattutto il reparto di attacco sia di grande livello. Belotti è un bomber vero, Falque lo stimo particolarmente anche se so che non sta benissimo e potrebbe non giocare, Ljajic è un giocatore di qualità che piace tanto anche all’Atalanta, che da quanto mi risulta a gennaio lo ha sondato. Forse il problema del Toro è che a centrocampo e in difesa il livello è inferiore. Ci sono dei buoni giocatori, non sono però al livello di Belotti e Falque. Penso ad esempio agli esterni Ansaldi e De Silvestri (che sarà squalificato); buoni giocatori che però non sono ai livello dei Conti o degli Spinazzola. Quello del Toro è un buon progetto, ma secondo me serve qualcosa in più dal mercato. Magari dei colpi come quelli dell’Atalanta, che ha reso protagonisti dei giocatori che prima di vestire questa maglia erano poco conosciuti”.
Proprio questo è stato il fattore decisivo per il mercato dell’Atalanta degli ultimi tempi: cessioni di giocatori importanti che poi sono stati sostituiti bene da giocatori che erano arrivati a basso costo.
“È fondamentale il lavoro di Gasperini. Prendete Barrow, gran prospetto della Primavera. Tutti lo vorrebbero titolare subito, lui invece lo usa con il contagocce, gli da minutaggio poco alla volta, e poi al momento giusto il ragazzo emerge. Ha utilizzato questi metodi anche con altri giocatori: Caldara, Kessie, Petagna, una marea di giocatori. Poi chiaro che non tutti gli acquisti diventano giocatori determinanti, ci sono anche giocatori "normali" alla Gosens, ma se ogni dieci acquisti ne azzecchi due come Freuler e De Roon, o come Ilicic, tutto va a collimare nella direzione positiva”.
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