toro

Finalmente l’agonismo

di Edoardo Blandino

 

E la prima è andata. La cavalcata verso la Serie A è iniziata con il piede giusto. Lo spauracchio del Grosseto si è ben presto rivelato in tutta...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"E la prima è andata. La cavalcata verso la Serie A è iniziata con il piede giusto. Lo spauracchio del Grosseto si è ben presto rivelato in tutta la sua pochezza. O meglio, in tutta la sua pochezza se paragonato al Toro di Colantuono. Non che la squadra del tecnico romano sia improvvisamente diventata lo schiacciasassi in grado di asfaltare ogni avversario, ma ieri sera Di Michele e compagni hanno fatto valere il loro maggiore tasso tecnico. C’è voluta una buona mezzora perché il Torino riuscisse a ingranare la marcia, ma una volta fatto, è stato tutto più semplice. Però questo non sarebbe stato possibile se i giocatori in campo non avessero seguito le indicazioni di Colantuono. Il mister fin dal primo giorno ha ripetuto che l’unico modo per andare lontano è calarsi completamente nella nuova realtà cadetta. Non basta la tecnica, servono anche corsa, grinta e tanto sacrificio. Detto fatto. I quattordici uomini che hanno calcato il terreno di gioco ci hanno messo l’anima, lottando su ogni pallone con un’intensità che poche volte si era vista la passata stagione. Certo, ci sarà sempre qualcosa da migliorare, però fa effetto vedere Bianchi (già autore di una doppietta) prendersi un ammonizione sul 3-0 per una scivolata a centrocampo. E se pensiamo che oltre al centravanti altri quattro suoi compagni hanno rimediato un cartellino, ecco che intuiamo subito l’agonismo che c’è stato. In alcune occasioni, però, sarebbe meglio frenare tutti questi entusiasmi e questa voglia di “strafare”. Colombo è stato graziato in almeno due circostanze dal direttore di gara per aver fermato in maniera poco ortodossa un indiavolato D’Alessandro e con un giocatore in meno per più di un tempo difficilmente il finale avrebbe potuto essere così rotondo. A onor del vero bisogna dire che il risultato non rende giustizia ai toscani. Gli uomini di Gustinetti ci hanno provato a più riprese, ma la Linea Maginot eretta da Colantuono davanti a Sereni ha retto bene. D’altronde se la difesa funziona a dovere un attacco così può fare il bello e il cattivo tempo là davanti. Il gol finale di Bianchi ha reso il passivo troppo pesante, ma ha dimostrato che se a quei tre viene lasciato spazio diventano difficili da fermare. Ovviamente a patto che tutti insieme corrano e lottino come ieri sera: solo così il gap tecnico può venire fuori. In questo modo si eviterà di ripercorrere le tappe dell’anno scorso, quando anche il Toro di De Biasi cominciò con un secco 3-0.