"Rivali in campo nel turno infrasettimanale di domenica sera, ma anche negli obiettivi di inizio stagione: Fiorentina e Torino, nelle intenzioni originarie, sono due società che si sono iscritte alla corsa per il settimo posto, che può valere l'Europa League. Attualmente viola e granata sono appaiate al nono posto, a quota tredici punti, e proprio per questo la gara di domani metterà in palio punti importanti nell'ottica degli scontri diretti, il primo criterio che stabilisce l'ordine in classifica delle squadre in caso di arrivo a pari punti al traguardo finale. Per arricchire l'angolo di visuale del confronto tra viola e granata, è interessante misurare anche l'impatto e l'utilità del mercato estivo in relazione alle prime nove partite stagionali.
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Fiorentina, il mercato incide: dieci gol dei nuovi acquisti. Il Toro fermo a uno
Approfondimento / Due mercati che hanno avuto mire e (fin qui) esiti differenti. Per il Toro c'è solo un gol di Niang, per i viola sono andati in gol sei nuovi arrivi. E Simeone piaceva molto anche ai granata
"RIVOLUZIONE - In estate, la Fiorentina ha cambiato di più rispetto ai granata (14 acquisti contro i 10 del Toro), perchè differenti erano gli intenti da perseguire. La società viola, dopo una stagione deludente, ha avviato una rivoluzione bella e buona. Nuova guida tecnica, con Stefano Pioli, e una cassa rimpinguata con tante cessioni eccellenti (Bernardeschi, Borja Valero, Vecino, Kalinic, Ilicic: circa 90 milioni di conguagli), i cui proventi sono stati reinvestiti in innesti di pedine giovani (24 anni l'età media degli acquisti) prelevate a titolo definitivo. L'emblema del mercato viola è proprio Giovanni Simeone, prelevato dal Genoa per 15 milioni più tre di bonus: il Cholito era stato a lungo corteggiato anche dal Toro, che però non ha mai affondato davvero il colpo vista la permanenza di Andrea Belotti.
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"ACQUISTI CHE INCIDONO - Il mercato del Toro, come noto, è stato invece caratterizzato da acquisti mirati a rinforzare un'idea di squadra già collaudata lo scorso anno da Sinisa Mihajlovic. Sono arrivati innesti di esperienza: profili espressamente richiesti dal tecnico che, a detta di quasi tutti i giudizi, hanno effettivamente migliorato il livello della rosa (come i vari Sirigu, N'Koulou e Rincon) a differenza di un mercato viola in cui ha prevalso la linea verde dei giovani da valorizzare: 24 anni l'età media degli acquisti viola, 25.8 quella degli arrivi in casa Toro. E le prime nove giornate di campionato stanno dicendo che il mercato condotto dalla Fiorentina è stato sin qui più redditizio, in termini di gol segnati: ben dieci le reti arrivate dai nuovi acquisti (un record in questa Serie A) che hanno segnato in sei (Thereau, Simeone, Dias, Pezzella, Veretout, Benassi) contro la rete di M'Baye Niang contro il Verona che rappresenta l'unico centro siglato fino a oggi dai nuovi acquisti granata. In tale direzione anche la conta degli assist: otto per le new entry viola, solo due per quelle granata (il cross di Ansaldi per Falque contro il Verona e l'appoggio di Niang per Baselli contro la Sampdoria). Ciò che incoraggia i granata è che, quando domani alle 20.45 il pallone inizierà a rotolare, saranno ben altri i fattori che decideranno il match.
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