"Come ogni giorno post-partita, torna sulle nostre colonne la consueta analisi tecnico-tattica dei gol, e ancora una volta ci si trova ad analizzare - dopo Fiorentina-Torino 3-0 - pesanti errori difensivi da parte dei granata, incapaci di reggere il confronto con i ragazzi di Stefano Pioli sotto tutti i punti di vista.
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Fiorentina-Torino 3-0, l’analisi dei gol: mediana che rincorre, e Moretti…
Baselli e Rincon non trovano la posizione e lasciano praterie alle loro spalle
"Il primo gol della sfida - che di fatto coincide con il primo tiro in porta da parte dei viola - è quello firmato da Marco Benassi, l'ex della sfida. L'azione inizia tra i piedi di Chiesa, che come spesso accade taglia da destra verso il centro servendo Simeone. La difesa granata va in tilt con il lavoro "fuori fascia" di Chiesa, si scopre sulla sinistra e il tocco di prima del cholito (su cui non riesce la chiusura preventiva a Baselli e N'Koulou) per Benassi coglie impreparato Moretti. L'ex Toro s'infila tra il capitano granata e Barreca, e ha spazio per trovare il tiro.
"La seconda rete, quella firmata di Simeone, arriva invece da una percussione insistita di Benassi, questa volta per vie centrali: il centrocampo granata è staccato dalla difesa, Rincon e Baselli rincorrono la mezz'ala viola che riesce ad arrivare indisturbato al limite dell'area. Qui N'Koulou accenna l'uscita, e quando la palla arriva a Simeone, Moretti è praticamente girato di spalla e Barreca è in ritardo, e un'altra volta la difesa granata è lenta nella chiusura, con il cholito che poi trova un gran gol all'incrocio.
"Infine, il gol di Babacar - che arriva si su rigore, ma al termine di un azione nella quale la difesa del Torino è un'altra volta da mani nei capelli. Babacar trova spazio al limite e calcio forte verso la porta, Sirigu non trattiene e respinge corto - e sulla respinta tutta la linea di difesa granata sta a guardare i viola che recuperano palla e mettono dentro per Chiesa, che passa davanti a Barreca troppo facilmente. Il difensore appoggia la mano sull'esterno viola che si lascia cadere. L'errore è duplice: prima di tutto è inconcepibile non arrivare sulla respinta di Sirigu, in secondo luogo l'ingenuità in marcatura di Barreca è quantomeno marchiana.
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