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Toro, Sadiq bocciato dopo 45′: anche lui è al capolinea

Focus on / Il classe '97 segue lo stesso percorso che fece Ajeti lo scorso campionato: la sostituzione alla fine del primo tempo è un segnale chiaro

Nicolò Muggianu

Umar Sadiq non è pronto per il Torino. Sul fatto che il ventenne sia un ragazzo volenteroso e di belle speranze non ci sono dubbi, ma di qui a dire che in queste partite abbia fatto abbastanza per mettersi in mostra c'è un abisso. Certo, il nigeriano è stato chiamato da un giorno all’altro a caricarsi sulle spalle l'intero peso dell’attacco granata. Un compito non facile, sopratutto per un classe 1997, che nella massima serie ha raccolto appena 16 presenze e un paio di gol. Era già chiaro a tutti dopo la partita con la Roma, ora è chiaro anche a Mihajlovic: Sadiq non è pronto per giocare titolare nel Torino. La disfatta dell'Artemio Franchi ha scoperto le carte: dopo un primo tempo confuso e opaco, il nigeriano non rientra in campo dopo l'intervallo.

Una scelta drastica, ma motivata. Una vera e propria bocciatura: al suo posto entra Berenguer (tutto fuorché una prima punta), con Niang che si sposta al centro dell'attacco. "Quando devi prendere un vice-Belotti non è semplice. O prendi un anziano che si adatta alla panchina, o prendi un giovane. E noi abbiamo preso un giovane". Con queste parole Sinisa Mihajlovic (LEGGI) provava a motivare l'acquisto di Sadiq al termine di Torino-Roma. Ora però non ci si può più nascondere dietro un dito. La verità è che il Torino, di fatto, non ha un sostituto di Andrea Belotti che sia all'altezza dell'incarico. Contro la Fiorentina infatti, il nigeriano ha dimostrato ancora una volta di essere troppo acerbo e non pronto per giocare a questi livelli, sia dal punto di vista fisico che mentale. Una bocciatura inequivocabile, che per larghi tratti ricorda quella di Arlind Ajeti dello scorso anno. Anche in quel caso infatti, l'albanese fu sostituito a Firenze al termine di un primo tempo disastroso, per poi non mettere mai più piede in campo in maglia granata.

A questo punto, verrebbe da chiedersi per quale motivo la società abbia puntato su di lui in sede di mercato. Forse si è data per scontata la solida tenuta fisica di Belotti, ma si sa, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Sarebbe bastata solo un po' più di lungimiranza e programmazione. D'altro canto è vero che è difficile trovare un giocatore di qualità pronto a fare panchina al Torino, ma si poteva certamente trovare di meglio. E ora lo ha capito anche Sinisa Mihajlovic: con l'infortunio di Belotti, nonostante non arrivassero risposte incoraggianti dal campo, il tecnico si è quasi ostinato a schierare il nigeriano dal 1'. Il risultato? Zero gol segnati dal Torino nelle ultime due partite, con nessun tiro diretto verso la porta da parte di Sadiq. Davvero troppo poco per una prima punta. Si sa, i numeri non mentono mai: ora però è il Torino a pagare il prezzo più salato.