di Alessandro Salvatico e Edoardo Blandino
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Franceschini, felice di ritrovarsi/vi
di Alessandro Salvatico e Edoardo Blandino
Quanto tempo è passato, da quando Ivan Franceschini si è presentato per l'ultima volta in sala stampa per affrontare le domande dei...
"Quanto tempo è passato, da quando Ivan Franceschini si è presentato per l'ultima volta in sala stampa per affrontare le domande dei giornalisti. Eccolo oggi, contento come un bambino. "Mi sono sempre allenato bene -mette subito in chiaro- anche in questo periodo in cui non giocavo; mi allenavo anche la domenica con chi non giocava, devo ringraziare lo staff, che mi ha tenuto in forma". Umile e tranquillo."La mia situazione -prosegue- era particolare, erano due anni che non giocavo ma l'anno scorso non conta", concetto quest'ultimo che ripete più volte: "Sono stato fuori tutto il tempo per infortunio, è un anno saltato interamente". E quest'anno? L'ha iniziato quando stava già bene da tempo. "Sapevo che c'era poco spazio, la società è sempre stata chiara, sincera e corretta con me". Franceschini potrebbe togliersi dei sassolini, e lanciarli, ma non lo fa. A differenza, ad esempio, dei precedenti allenatore del Torino."Io mi sono sempre allenato, poi sono sempre stato io l'escluso, ma gli allenatori sono loro, e le scelte ci stanno; avranno fatto le loro considerazioni", chiude senza polemica il difensore. E ora? "Per me è difficile, nel calcio se stai fermo tanto poi ritrovare il posto non è semplice perchè arrivano sempre giocatori nuovi, per cui se perdi il giro...è difficile rientrare", spiega. "A me successe a Reggio Calabria: entrai al posto di un compagno che stava male, e sono poi rimasto cinque anni".Franceschini ammette che solo con il nuovo allenatore, però, si è sentito preso in considerazionie: "La sensazione non di esser titolare, ma di entrare nel ballottaggio, cosa mai accaduta quest'anno. Neanche l'anno scorso, no, ma è stato particolare, tra infortuni e ricadute, non conta quell'anno per me". Conclusione sul rapporto con il Torino; ha più dato o tolto, al centrale ex-reggino? "Mi ha sempre dato -dice sorridendo-, mi ha sempre pagato; ho sempre avuto tutti vicini. Mi hanno addirittura mandato in Germania a curarmi, non ho niente da recriminare".E -andando lontano- l'anno prossimo? "Non so dove sarò, qui certo sto benissimo. Restare? Magari...". Magari tutti la pensassero così, aggiungiamo noi.
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