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Freccero (Il Secolo XIX): “Torino e Sampdoria, la forbice di dieci punti si è allargata”

Verso il match / Le parole del cronista al seguito dei blucerchiati: "La squadra non può non risentire della contestazione a Ferrero"

Gianluca Sartori

Si avvicina Sampdoria-Torino, match valido per la quarta giornata della Serie A 2019/2020. Come di consueto nella marcia di avvicinamento alle partite del Torino abbiamo incontrato un collega al seguito della squadra avversaria dei granata, per comprendere che Sampdoria si troverà di fronte la banda Mazzarri. Stavolta a concedersi ai nostri microfoni è Dario Freccero, giornalista particolarmente attento alle vicende blucerchiate de "Il Secolo XIX", storico quotidiano genovese.

Dario, la Sampdoria è ferma a zero punti. Perchè?

""Direi che il mercato estivo ha indebolito la squadra. Sono stati ceduti Andersen, difensore dal rendimento particolarmente alto, e Praet, centrocampista molto continuo e affidabile. E non sono stati sostituiti adeguatamente, o meglio, è arrivato Murillo che in difesa non sta dando per ora le giuste garanzie tanto da far venire il sospetto che, se il Siviglia lo ha fatto partire, un motivo c'è. La coppia con Colley, come i numeri dimostrano, non si è dimostrata all'altezza tanto che Di Francesco è passato col Napoli alla difesa a tre, un fatto per lui inedito. In generale, eccezion fatta per Rigoni, non sono arrivati giocatori che diano certezze: sono arrivati Depaoli e Leris dal Chievo ed è ritornato Bonazzoli. E la squadra, in generale, non è adatta per un tecnico come Di Francesco, che ha sempre giocato con il 4-3-3, tanto che una parte della società aveva pensato piuttosto a Pioli perchè più adatto alle caratteristiche dei giocatori. Ma Ferrero si è impuntato su Di Francesco. L'indebolimento generale della rosa è legato alla trattativa estenuante per la cessione della Sampdoria tra Ferrero e il gruppo Vialli: l'attuale patron, forse contando di chiudere in estate, ha pensato soprattutto a fare fagotto, incassando con le cessioni di Andersen e Praet senza reinvestire le risorse come aveva fatto negli anni precedenti". 

Quale è lo stato attuale della trattativa?

"E' tutto poco chiaro: a grandi linee si può dire che Ferrero ha dato un termine temporale, fine settembre, alla controparte per formulare un'offerta. E' però diffusa la convinzione che questa possa essere inferiore rispetto ai 100 milioni che il patron blucerchiato richiede. Io però non so come Ferrero possa uscire da questa vicenda se non cedendo il club". 

Ti riferisci alla contestazione in atto da parte dei tifosi, vero?

"Esatto, siamo a livelli mai visti qui a Genova, neppure sulla sponda opposta della città dove non sono di certo teneri con Preziosi. Di fatto Ferrero non può più mettere piede a Genova: i muri vengono imbrattati ovunque, sono comparse scritte minacciose a Bogliasco e l'altra sera sono andati a cercarlo in un ristorante dove stava cenando con Osti e Di Francesco. Per domenica i tifosi hanno annunciato aspra contestazione, qualcuno ha persino parlato di picchetti per impedirgli di entrare al Ferraris, cosa che il patron comunque farà". 

La squadra risentirà di questo clima?

"Giusto oggi i tifosi hanno diramato un comunicato che parla di massimo sostegno alla squadra durante la partita, ma io credo che se i giocatori arrivano a Bogliasco e leggono "Ferrero infame guardati le spalle", non possono certo essere indifferenti". 

L'anno scorso il Torino ha terminato il campionato dieci punti sopra alla Sampdoria. Credi che sulla carta la forbice si sia allargata?

"Credo di sì, come detto prima la Sampdoria si è indebolita e lo scorso anno si è poggiata sull'anno di grazia di Quagliarella, che quest'anno va per i 37 anni e non è detto si ripeta sugli stessi livelli. Il sostituto poi è Bonazzoli, uno che comunque ha segnato con continuità solo a livello giovanile".