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Gallipoli-Torino 0-1 Un po’ di fortuna

Primo tempo. Scontro diretto doveva essere e scontro diretto è stato. Partita equilibrata, tra Gallipoli e Torino, e duro impatto con la realtà dei campi di provincia (anche se si gioca a Lecce)...

Redazione Toro News

Primo tempo. Scontro diretto doveva essere e scontro diretto è stato. Partita equilibrata, tra Gallipoli e Torino, e duro impatto con la realtà dei campi di provincia (anche se si gioca a Lecce) per i granata, guidati in panchina da Zoratto. Deve intervenire Sereni in maniera decisiva un paio di volte, anzi, per salvare la porta granata, con una difesa che troppo spesso si fa trovare impreparata, concedendo qualche voragine ai laterali avversari, specie sulla corsia di destra. Di Michele solista impalpabile, così come la maggior parte del centrocampo, laddove Gasbarroni salta l'uomo in un paio di circostanze accendendo gli unici pericoli che arrivano per i pali di Sciarrone, e portandone anche uno in prima persona, quando costringe il portiere ad un colpo di reni per salvarsi dal pallonetto che ha scagliato.La partita si svolge su buoni ritmi, il Gallipoli vuole farsi valere e ci riesce, con un'intensità notevole ed un gioco che si dipana in egual misura per vie centrali e laterali. Il Torino non sfrutta al meglio le situazioni di contropiede e soprattutto, come sempre, fatica a creare gioco. C'è un po' più di corsa e velocità, ma per ora i cambiamenti rispetto al recente passato si limitano a poco, pochissimo; di certo è presto per chiedere di più, ma chissà che nella ripresa non si possa vedere qualcosa di nuovo (dopo che, nelle scelte di formazione, la parola “nuovo” è stata decisamente messa al bando).Secondo tempo. No, purtroppo di nuovo non c'è molto di nuovo nel Toro che torna in campo dopo l'intervallo. Come accaduto spesso in questa stagione, per i granata l'intervallo non sortisce effetti di sorta, e anzi gli undici di Zoratto sembrano farsi intimorire dai padroni di casa, che partono con grande voglia: prima è Di Carmine a “ciccare” a centroarea, poi Ginestra a farsi ipnotizzare a tu per tu con Sereni, quindi il Gallipoli prosegue con l'escalation di pericolosità colpendo due pali. Venti minuti di forcing, durante i quali il Torino soccombe. Poi, improvvisamente, un'occasione da calcio piazzato viene sfruttata al meglio: corner di Gas per il colpo di testa di Loria (schema messo in atto tre volte), la palla finisce a Di Michele che sul secondo palo mette dentro tra l'incredulità dei padroni di casa. Il gol, che altrimenti non si può definire se non “ampiamente immeritato” (ancorché accolto con gioia), ha l'effetto di spegnere gli attacchi del Gallipoli, che continua a macinare gioco ma che da qui in avanti non saprà più schiacciare i granata come accaduto nella prima metà di ripresa. E così, si materializza, almeno nel risultato, il miglior esordio possibile per Beretta, e una vittoria che il Torino ritrova dopo sei settimane.