di Alessandro Salvatico
toro
”Giocatori a testa bassa, non mi va”
di Alessandro Salvatico
Le parole di Camolese sono quanto di più sincero, lucido ed onesto si possa sentire. Un'analisi difficilmente non condivisibile, un "fastidio" (per usare un...
Le parole di Camolese sono quanto di più sincero, lucido ed onesto si possa sentire. Un'analisi difficilmente non condivisibile, un "fastidio" (per usare un termine da lui ripetuto più volte) non camuffato, ma solo mediato dal suo equilibrio di fondo.Giancarlo Camolese, cosa non ha funzionato?C'era tanta voglia di giocarsela, la squadra è partita attaccando alto, poi purtroppo abbiamo preso gol troppo in fretta e ci siamo disuniti, cosa che non mi è piaciuta. Abbiamo permesso che giocassero negli spazi, abbiamo permesso che esprimessero il loro potenziale.Quali le difficoltà incontrate?E' uno stadio particolare, questo, in cui è difficile comunicare con i giocatori, non arriva la voce. E ho visto troppi miei ragazzi con la testa bassa, elementi che giocavano da soli, che sembrava volessero risolvere singolarmente la partita; non ci si guardava in faccia vicendevolmente, cercando come squadra, tutti insieme, di farsi forza. Questo mi ha dato molto fastidio.Dzemaili si è fatto male?Appena ho visto qualche cosa che non andava, l'ho tolto subito. Idem per Rivalta. Ora continuiamo a lavorare, il nostro campionato è ancora aperto ad ogni possibilità.Cosa, particolarmente, non le è piaciuto?Ripeto, siamo venuti qui con i ragazzi che avevano tanta voglia di giocarsela, di provare; poi ti esponi al loro gioco così... Non tanto il primo gol, che è nato da un calcio d'angolo, una situazione di palla inattiva che quindi è un altro discorso; ma poi, prendere il secondo in contropiede perchè tutti sono andati in avanti, questo no, non mi piace. E poi ci si è disuniti, e sono arrivati il terzo, il quarto... Qualche giocatore può pensare che magari perdere 2 a 0, o 3, o 4, o 5 a 0 sia la stessa cosa, non cambi nulla; e invece non è così, cambia.Cosa bisognava fare, e cosa bisognerà fare ora?Preso il gol, bisognava pensare che la partita era lunga, restare uniti e disciplinati tatticamente; non c'è un giocatore che più degli altri deve salvare la squadra, ma tutti insieme dovremo farlo. Per il resto, dovremo lavorare; io non posso pretendere, da chi ha passato otto mesi con altri allenatori, che in poco tempo impari tutto quello che io vorrei imparassero a fare. Abbiamo poche settimane, cercheremo di lavorare al meglio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Alessandro Salvatico
Le parole di Camolese sono quanto di più sincero, lucido ed onesto si possa sentire. Un'analisi difficilmente non condivisibile, un "fastidio" (per usare un...
Le parole di Camolese sono quanto di più sincero, lucido ed onesto si possa sentire. Un'analisi difficilmente non condivisibile, un "fastidio" (per usare un termine da lui ripetuto più volte) non camuffato, ma solo mediato dal suo equilibrio di fondo.Giancarlo Camolese, cosa non ha funzionato?C'era tanta voglia di giocarsela, la squadra è partita attaccando alto, poi purtroppo abbiamo preso gol troppo in fretta e ci siamo disuniti, cosa che non mi è piaciuta. Abbiamo permesso che giocassero negli spazi, abbiamo permesso che esprimessero il loro potenziale.Quali le difficoltà incontrate?E' uno stadio particolare, questo, in cui è difficile comunicare con i giocatori, non arriva la voce. E ho visto troppi miei ragazzi con la testa bassa, elementi che giocavano da soli, che sembrava volessero risolvere singolarmente la partita; non ci si guardava in faccia vicendevolmente, cercando come squadra, tutti insieme, di farsi forza. Questo mi ha dato molto fastidio.Dzemaili si è fatto male?Appena ho visto qualche cosa che non andava, l'ho tolto subito. Idem per Rivalta. Ora continuiamo a lavorare, il nostro campionato è ancora aperto ad ogni possibilità.Cosa, particolarmente, non le è piaciuto?Ripeto, siamo venuti qui con i ragazzi che avevano tanta voglia di giocarsela, di provare; poi ti esponi al loro gioco così... Non tanto il primo gol, che è nato da un calcio d'angolo, una situazione di palla inattiva che quindi è un altro discorso; ma poi, prendere il secondo in contropiede perchè tutti sono andati in avanti, questo no, non mi piace. E poi ci si è disuniti, e sono arrivati il terzo, il quarto... Qualche giocatore può pensare che magari perdere 2 a 0, o 3, o 4, o 5 a 0 sia la stessa cosa, non cambi nulla; e invece non è così, cambia.Cosa bisognava fare, e cosa bisognerà fare ora?Preso il gol, bisognava pensare che la partita era lunga, restare uniti e disciplinati tatticamente; non c'è un giocatore che più degli altri deve salvare la squadra, ma tutti insieme dovremo farlo. Per il resto, dovremo lavorare; io non posso pretendere, da chi ha passato otto mesi con altri allenatori, che in poco tempo impari tutto quello che io vorrei imparassero a fare. Abbiamo poche settimane, cercheremo di lavorare al meglio.
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