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“Gli allenatori sono come le mogli”: Miha e quel divorzio che fece male a Ferrero

TURIN, ITALY - FEBRUARY 01:  UC Sampdoria head coach Sinisa Mihajlovic (L) and President Massimo Ferrero sit on the bench prior to the Serie A match between Torino FC and UC Sampdoria at Stadio Olimpico di Torino on February 1, 2015 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Verso il match / Il tecnico serbo domenica ritroverà il vulcanico presidente blucerchiato e la Sampdoria, squadra a cui è legato in modo particolare

Daniele Delbene

"Domenica pomeriggio andrà in scena l'incontro valido per la quindicesima giornata di campionato tra Torino e Sampdoria. La squadra granata grazie alle importanti vittorie consecutive ottenute nelle ultime gare, al momento occupa la sesta posizione in classifica, mentre i blucerchiati nell'ultima partita hanno ottenuto un amaro pareggio sul campo del Crotone e sicuramente nella gara che disputeranno in casa nel week-end vorranno tornare a fare bottino pieno. Una sfida che Sinisa Mihajlovic, che personalmente e professionalmente è sempre stato legato alla sponda blucerchiata di Genova, sentirà sicuramente in modo molto particolare. Il tecnico serbo è stato allenatore della Sampdoria per due anni tra il 2013 e il 2015, venendo scelto da Garrone per sostituire un deludente Delio Rossi; dopo la cessione della società blucerchiata si è poi dovuto interfacciare con Massimo Ferrero, attuale presidente della Sampdoria. 

"I TRASCORSI TRA MIHAJLOVIC E FERRERO - Sinisa Mihajlovic è rimasto soltanto un anno come guida tecnica della Sampdoria dopo l'arrivo di Ferrero al timone della società; sotto la guida del tecnico serbo, la squadra blucerchiata ha ottenuto un settimo posto in classifica che è valso - a seguito dei problemi extra-campo del Genoa - la qualificazione in Europa League, e ha visto la consacrazione di giocatori importanti come Gabbiadini - ceduto a metà campionato al Napoli - e di Eder. Al termine della stagione poi le strade di Mihajlovic e Ferrero si sono separate, perchè il tecnico ha poi deciso di rispondere alla prestigiosa chiamata del Milan lasciando la società genovese in cui tanto bene aveva fatto. Il presidente Ferrero, che aveva sempre avuto un "debole" per Mihajlovic, non la prese benissimo. "Io avevo un grande progetto con lui, sinceramente ci sono rimasto male. Ma il calcio è come il teatro: una tournèe non dura una vita intera..." fu l'amareggiato commento del pittoresco presidente blucerchiato, che poi in seguito disse anche che "se la moglie ti vuole lasciare non puoi costringerla a rimanere con te". Era chiaro, però, che dal punto di vista professionale la chiamata del Milan costituì per Mihajlovic un'occasione a cui difficilmente si poteva dire di no.

"Non sarà la prima volta, questa, in cui Mihajlovic tornerà da ex nella Marassi blucerchiata: con il Milan giocò (e vinse) in casa della Sampdoria in Coppa Italia, nel dicembre 2015. Domenica torna nella sua vecchia casa da avversario agguerrito e ambizioso, con l'intenzione di portare a casa una vittoria che sarebbe importantissima in vista dell'atteso Derby della Mole di domenica 11 dicembre. Ma c'è da scommettere che, vada come vada, il ricordo che Mihajlovic ha lasciato nel popolo blucerchiato e anche nel presidente Ferrero sarà sempre positivo.