Non saranno affatto cinque partite facili per il Torino: al di là della non semplice questione psicologica all’indomani dell’incolore pareggio contro il Carpi, i granata sono chiamati al famigerato ciclo di fuoco, dove bisognerà di portare al proprio mulino prestazioni e quanti più punti possibili, nonostante gli avversari di valore. Grande difficoltà potrebbe viverla la difesa, che si prepara ad affrontare alcuni tra gli attacchi più in forma e meglio assortiti della categoria.
In particolare, Kamil Glik, capitano del Torino, dovrà reggere l’urto contro alcuni dei migliori centroavanti della Serie A: solo nel prossimo mese, il polacco si troverà di fronte a personalità come Bacca, Icardi, Dybala, Pavoletti. Insomma, alcuni tra i più acclamati goleador di tutta la Serie A. Solamente i 4 citati contano in tutto 47 reti – il Torino è fermo a 33 – dato chiaro della potenza delle bocche di fuoco che i granata si troveranno ad affrontare, soprattutto nella persona del giocatore più carismatico del gruppo.

Buone prestazioni contro alcuni delle migliori punte della Serie A sicuramente potranno dare un grande contributo al Toro, non solo in termini di rete inviolata, ma anche in quelli di consapevolezza e fiducia. Le prestazioni della difesa, complessivamente, sembrano in miglioramento: nel passato recente sono arrivate due reti inviolati: certo si trattava degli attacchi non certo prolifici di Verona e Carpi, ma va comunque registrato che all’andata, contro queste due squadre, le reti subite furono 4. Insomma, una difesa che dovrà testimoniare di fronte alle vere difficoltà di essere sulla strada dell’anno scorso, e Glik dovrà essere a capo di questo processo. Per sé, per la propria soddisfazione, ma soprattutto, come sempre, per il Torino.
In questi mesi non sembra più lui, forse ha già un accordo in tasca per la prossima stagione oppure ha perso stimoli…non lo so.
Si potrebbe anche provare a metter in panca 1 o 2 partite per provocargli un moto d’orgoglio e vedere se riesce a dimostrare che la furia ammirata l’anno scorso non è stato un’avvenimento sporadico…
Sai che forse hai ragione? Un paio di partite in panca e con la paura di mettere a rischio l’Europeo potrebbero risvegliarlo.
Mi sembra che non gliene importi più molto. Chissà cosa è successo negli spogliatoi.