"Dopo questa disastrosa spedizione brasiliana quel che è certo è che Cesare Prandelli sarà pieno di rimorsi. Uno su tutti, forse il più grande, si chiama Alessio Cerci.
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Granata in Nazionale: Cerci meritava più rispetto
Hanno suscitato tanti dubbi le decisioni di Prandelli: perchè non è mai stato permesso all'attaccante del Torino di diventare parte integrante di questa Nazionale?
"La stella granata dopo una stagione così meritava un trattamento migliore. Che non sia mai stato un pupillo del ct lo si era già capito già da tempo vista la poca fiducia che aveva riposto in lui in questi anni di avvicinamento al Mondiale; ma di arrivare a questo punto proprio nessuno se lo sarebbe aspettato. Dopo una stagione a questi livelli era lecito quantomeno vederlo in campo (la mossa disperata di schierarlo contro la Costa Rica assomiglia più ad una presa in giro che altro). Prandelli invece gli ha sempre preferito altri giocatori che a giochi fatti si sono dimostrati tutt'altro che risolutivi (vedi Balotelli). Per carità è vero che a posteriori sono tutti bravi a giudicare e che con i se e con i ma non si va da nessuna parte ma la verità è una sola: Cerci meritava più rispetto.
"Un giocatore che in campionato segna 13 gol e realizza 12 assist di certo doveva essere schierato in campo con maggiore continuità, soprattutto se le alternative di certo non hanno brillato. Nella gara contro l'Uruguay la scelta di non schierarlo neppure a partita in corso e preferirgli Cassano ha lasciato tutti (ribadiamo tutti) abbastanza perplessi. La sua rapidità (che di certo non è la caratteristica principale di Fantantonio) non poteva che fare bene ad una manovra così addormentata e lenta quale era quella azzurra. E invece no, niente da fare, per l'ennesima volta. Un'altra occasione persa.
"Le perplessità sulle decisioni di Prandelli rimangono, una certezza però siamo sicuri che esista: il ct sarà pieno di rimorsi.
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