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Grosseto, già tre cambi in panchina

Ad un mese esatto dal ritorno di Guido Ugolotti (nella foto M.Dreosti durante la gara di andata) sulla panchina del Grosseto - dopo le parentesi Giannini e Viviani - l'andamento della compagine maremmana è stato un climax...

Stefano Rosso

Ad un mese esatto dal ritorno di Guido Ugolotti (nella foto M.Dreosti durante la gara di andata) sulla panchina del Grosseto - dopo le parentesi Giannini e Viviani - l'andamento della compagine maremmana è stato un climax continuo: dall'esordio negativo - più per risultato che per prestazione, in verità - allo Zecchini contro la Sampdoria la squadra biancorossa ha migliorato il proprio rendimento e nelle successive due gare in trasferta ha collezionato dapprima un pareggio al temibile Scida di Crotone e poi tre punti importanti al Del Duca di Ascoli.

Rispetto alla gara di andata sono cambiate molte cose, a cominciare dalla classifica: all'epoca il Grosseto si trovava ai piani della graduatoria, forte della campagna acquisti impegnativa messa in campo dal presidente Camilli e condivideva coi Granata l'imbattibilità in campionato. Dalla sconfitta che il Torino impartì ai Maremmani nonostante i risultati altalenanti ma comunque positivi - pareggio col Vicenza, sconfitta col Cittadella e vittoria col Brescia - il presidente Camilli non tollerò la sconfitta contro il Sassuolo e sostituì il tecnico toscano con Giuseppe Giannini, il quale incassò un paio di goleade interne contro Varese e Juve Stabia a discapito di altrettante vittorie esterne contro Padova e Pescara.

Al termine della gara la storica bandiera della Roma rassegnò le proprie dimissioni dall'incarico e fu sostituito da Fabio Viviani, la scorsa stagione al Portogruaro: tre pareggi per chiudere il 2011 e poi 2012 aperto dal 4-0 subito dal Gubbio. All'ex giocatore del Vicenza furono concessi ancora Albinoleffe e Reggina come banchi di prova, una vittoria ed un pareggio, prima della sconfitta per 2-0 di Verona firmata dall'ex Pichlmann.

(foto M.Dreosti)