di Gianluca Sacchetto
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Guberti, l’uomo fortemente voluto da Ventura
di Gianluca Sacchetto
L'arrivo di Guberti oltre a ridare un po' di entusiasmo ad una tifoseria delusa dal recente passato e aumentare il livello dell'organico granata significa molto anche sotto un'altra prospettiva....
L'arrivo di Guberti oltre a ridare un po' di entusiasmo ad una tifoseria delusa dal recente passato e aumentare il livello dell'organico granata significa molto anche sotto un'altra prospettiva. Dopo stagioni in cui troppo spesso la società acquistava un determinato giocatore e poi toccava al tecnico trovargli una collocazione tattica oppure non soddisfava le richieste dell'allenatore, ora sembra davvero che la situazione si sia invertita. Stefano Guberti è un esempio significativo, con Ventura che lo aveva richiesto espressamente alla società, vedendo in lui il giusto interprete per il ruolo di esterno, ben dotato dal punto di vista tecnico e con una certa confidenza con il gol ed è stato accontentato da Cairo e Petrachi, che dopo un lungo corteggiamento hanno finalmente ottenuto la firma del giocatore, che se messo in condizione può davvero rappresentare il valore aggiunto del Toro nella prossima stagione.
Un cambio di rotta che potrebbe davvero rivelarsi importante, dopo anni in cui, come dicevamo in precedenza, si tenevano ben poco in considerazione le richieste dell'allenatore di turno. Si pensi all'anno scorso, quando Lerda chiese durante l'estate un regista e Gabionetta e arrivarono solamente De Feudis e De Vezze, che certamente registi non sono. Alla fine dovette aspettare il mercato di riparazione di gennaio per avere Budel ed il giocatore brasiliano, che dimostrò poi di essere ben lontano da una condizione accettabile e non riuscì mai a dare quella qualità dimostrata altrove. Ma si può tornare ancora più indietro, ad esempio quando a Novellino vennero affidati giocatori come Rosina, Di Michele e Recoba, che costrinsero il tecnico campano a snaturare il proprio 4-4-2 di sempre. Insomma, un indizio non fa una prova ma la speranza è che davvero questa sia la volta buona per una perfetta comunione di intenti tra allenatore, diesse e presidente.
(foto: M. Dreosti)
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