È un Toro che non si ferma più. A Reggio Calabria arriva il sesto successo esterno stagionale su sette gare disputate e con l’ennesima prova di forza della difesa. Di fronte ad una squadra che aveva realizzato 27 reti in dodici partite, più di due ogni novanta minuti, i granata concedono praticamente nulla, mantenendo la porta inviolata per la sesta volta in questo campionato. Inoltre, si conferma il trend dei gol realizzati nella ripresa. Con quello di D’Ambrosio fanno 13, contro gli appena cinque messi a segno nei primi 45 minuti, e la rete del difensore porta a nove i giocatori granata andati a segno in questo scorcio iniziale di campionato.
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I granata annullano il secondo attacco di B
È un Toro che non si ferma più. A Reggio Calabria arriva il sesto successo esterno stagionale su sette gare disputate e con l’ennesima prova di forza della difesa. Di fronte ad una squadra che aveva realizzato 27 reti in...
I dati relativi al match del “Granillo” evidenziano la netta superiorità della formazione di Ventura, a cominciare da quelli relativi al possesso palla. Ben 36 i minuti in cui i granata hanno giostrato con il pallone tra i piedi, contro i 22 amaranto. Poi si può proseguire con la supremazia territoriale (14 minuti a 9), l’attacco alla porta e la pericolosità. La Reggina non sopravanza il Toro in nessuna statistica e l’unica in cui si avvicina è quella dei tiri effettuati, anche se in realtà mai essi hanno creato grossi problemi a Coppola. Quattro a quattro i tiri nello specchio mentre i granata sono leggermente avanti nelle conclusioni totali: 12 a 10.
Infine, le consuete graduatorie individuali, nelle quali Ogbonna è il grande protagonista. Il capitano di giornata, per l’assenza di Bianchi dal primo minuto, è primo per ciò che concerne i passaggi riusciti, in una graduatoria tutta tinta di granata. Dietro di lui troviamo, infatti, Zavagno, D’Ambrosio, Glik, Basha e Iori. Ma è primo anche nei tiri, fatto piuttosto inconsueto. Ben quattro i suoi tentativi nel corso dei novanta minuti, uno dei quali (il tiro da fuori) ha costretto Kovacsik alla grande parata. Ed è secondo nelle palle recuperate, alle spalle di Marino. Anche le statistiche riconoscono, quindi, la superba prova del prodotto del settore giovanile granata.
(foto: M. Dreosti)
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