toro

I segreti di Foschi

dal nostro inviato a Folgaria
Edoardo Blandino

 

I calciatori bravi si vedono subito. Basta un’occhiata rapida e ti accorgi immediatamente se hai davanti un campione....

Edoardo Blandino

dal nostro inviato a FolgariaEdoardo Blandino

"I calciatori bravi si vedono subito. Basta un’occhiata rapida e ti accorgi immediatamente se hai davanti un campione. Ma in giro non ce ne sono molti. Il problema è andare a scovare quei giovani con il potenziale per diventare dei validi giocatori. Ecco, quello diventa già un lavoro più difficile. Bisogna seguire il ragazzo in partita, in allenamento e perfino fuori dal campo. Solo così si può avere un’idea a 360° di come sia veramente una persona. Conta molto anche la storia personale di ciascun individuo: chi ha dovuto sempre lottare nell’infanzia avrà una propensione maggiore al sacrificio – dote necessaria per sfondare –, mentre chi ha vissuto nella bambagia corre il rischio di perdersi alla prima difficoltà.

"È questa l’idea generale di Rino Foschi (che oggi compie 63 anni) quando parla di mercato e di giocatori. Il ds granata è uomo navigato che nel calcio ci sguazza come una paperella felice. Ci tiene a sottolineare come del gruppo Campione del Mondo in Germania 9 convocati su 23 fossero stati scoperti ed allevati da lui. Non è alle prime armi ed è esperto abbastanza da sapere di non poter fare tutto da solo. Il suo collaboratore più fidato è tal Beppe Corti, già calciatore professionista a cavallo tra gli anni ‘70/’80. I due si sono incontrati ai tempi di Verona, quando Corti allenava la primavera. Da allora lavorano sempre insieme. E si tratta di un lavoro di qualità: sono stati scoperti, tanto per fare due nomi abbastanza recenti, Cavani e Kjaer. Ma avevano visionato pure Aguero, che però preferì prendere altre strade.

"La speranza di Foschi è quella di ripetere gli splendidi anni di Palermo, quando dalla B i rosanero raggiunsero brevemente l’Europa, acquistando alcuni giocatori non famosi, ma rivelatisi poi dei baluardi delle formazioni successive. Però, per farlo, ci vuole un mix di fortuna, bravura, impegno e programmazione. E alcune volte c’è la necessità di andare contro tutti e tutto. Ma il gioco vale la candela se il risultato finale rischia di essere così buono.