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I voti alla difesa / parte 2

Giunti quasi al termine del girone d'andata è arrivato il tempo di tracciare un bilancio per valutare la prima parte di stagione: TN quest'anno ha deciso di analizzare i giocatori in blocchi andando a riportare sia la media...

Redazione Toro News

Giunti quasi al termine del girone d'andata è arrivato il tempo di tracciare un bilancio per valutare la prima parte di stagione: TN quest'anno ha deciso di analizzare i giocatori in blocchi andando a riportare sia la media aritmetica dei voti raccolti durante il campionato sia un giudizio numerico complessivo per restituire contemporanea sia una valutazione generale dell'apporto del singolo giocatore sul momento della squadra sia il suo contributo in campo.

Le valutazione della stagione proseguono con i restanti elementi a disposizione di Ventura per completare il reparto arretrato. I quattro terzini granata hanno rispettato ampiamente le aspettative di inizio stagione - qualcuno andando anche oltre - dimostrando che anche sulle corsie laterali il Torino dispone di una retroguardia decisamente all'altezza del campionato; da non sottovalutare, poi, le caratteristiche dei giocatori in questione, scelti accuratamente secondo i dettami del tecnico ligure che li preferisce più guardinghi in fase offensiva ma bravi coi piedi in modo da crossare dalla trequarti od eventualmente lasciarsi andare a traversoni e cambi di gioco.

Matteo DARMIAN (presenze 13 / reti segnate 1)

Il terzino scuola Milan è arrrivato in sordina da Palermo dove, nonostante la gestione di Delio Rossi - allenatore noto per la sua capacità di lanciare i giovani - non aveva disputato una grandissima stagione in serie A. Con grandissima abnegazione il giocatore si è subito messo a disposizione di Ventura mettendo in mostra sin dalle primissime sedute d'allenamento una spiccata abilità nell'uno contro uno.

In fase di proposizione offensiva, invece, il terzino ha palesato qualche imbarazzo nei primissimi periodi - ''Mister, mi sono accorto che mi sarei potuto proporre in avanti in molte più occasioni'' : fu lo stesso tecnico Ventura a rivelare ai giornalisti il mea culpa del giocatore dopo la gara di Coppa Italia contro il Lumezzane - per poi disinibirsi completamente col passare delle settimane sino ad arrivare a siglare la marcatura che ha regalato i tre punti ai Granata durante la paritita contro l'Empoli, che si era messa su binari notevolemente storti dopo il vantaggio iniziale firmato da Lazzari.

Peccato che l'infortunio che, accorso contro il Bari, lo ha costretto a fermarsi proprio nel suo momento più positivo.

Voto: 7 (media partita: 6,22)

Danilo D'AMBROSIO (presenze presenze 13 / reti segnate 1)

Dopo le prime apparizioni della stagione l'ex Juve Stabia sembrava rimasto tale e quale quello della scorsa stagione, nonostante in estate la tifoseria si fosse divisa tra chi ne avrebbe voluto la cessione e chi avrebbe confidato nelle capacità di Ventura per recuperarlo.

Alla fine dei conti la ragione ce l'ha avuta il tecnico ligure che se da un lato ha predicato pazienza nei confronti dei sostenitori granata dall'altro ha esposto il terzino ai mugugni ed i fischi dell'Olimpico costringendolo ad un bagno d'umiltà non indifferente: i risultati si sono però visti e nonostante l'infortunio di Darmian il tecnico ha immediatamente potuto contare su un sostituto altrettando valido per presidiare la corsia destra del campo.

Dal punto di vista tattico l'ex Juve Stabia lamenta ancora qualche lacuna legata alla sua propensione offensiva che lo vede spesso distrarsi in fase di marcatura a uomo o non prestare particolarmente attenzione agli inserimenti sulle fasce o i tagli per vie centrali dei suoi avversari diretti: da un allenatore che fa della fase difensiva il suo punto di forza, però, c'è da aspettarsi che i miglioramenti di D'Ambrosio in questo senso non tardino a farsi sentire.

Voto: 6,5 (media partita: 6,00)

Alessandro PARISI (presenze 15 / reti segnate 1)

Arrivato tra mugugni e musi lunghi per sostituire il partente Rubin, coperto dall'etichetta di ''gradito dal mister'', l'ex Bari ha iniziato in sordina arrivando poi a farsi apprezzare per il suo contributo notevole alla fase difensiva. Dopo alcune prestazioni opache dovute alla scarsa condizione fisica il terzino mancino, a partire dalla gara contro la Sampdoria - nella quale ha dovuto arginare avversari del calibro di Foggia e Semioli - in poi. ha dimostrato di essere stato un buon acquisto imponendosi imperiosamente per esperienza e abilità e facendosi sentire in fase offensiva.

Nonostante qualche errore di troppo nel calibraggio del sinistro per fare i cross l'ex Bari ha messo in mostra da subito il suo piatto forte, ovvero l'abilità di inserirsi, in fase difensiva, tra l'avversario ed il pallone per guadagnarsi falli preziosissimi: con esperienza e uso capace del fisico Parisi ha quindi saputo avere la meglio su avversari ben più giovani e veloci di lui dimostrando di essere una pedina veramente importante per lo scacchiere tattico di Ventura.

Continuando su questi livelli, e la prezionsa marcatura contro il Livorno lo dimostra, il giocatore potrebbe guadagnarsi la rinconferma anche per la prossima stagione: in caso di serie A la sua esperienza potrebbe essere davvero d'aiuto per permettere all'ex Bari di fare da chioccia a qualche giovane giocatore di prospettiva, magari proveniente addirittura dalla Primavera granata.

Voto: 6,5 (media partita: 5,19)

Luciano ZAVAGNO (presenze 5 / reti segnate 0)

L'Argentino ha saputo rimanere al proprio posto, nonostante tanta panchina e tribuna, senza lamentarsi nè pretendere ed il comportamento è stato ripagato: poche presenze ma decisamente sufficienti e soprattutto un grandissimo spirito di abnegazione che l'ha portato a risultare determinante in occasione della partita contro la Reggina quando ha servito a D'Ambrosio l'assist per la rete-vittoria che ha regalato tre punti preziosi ai granata.

Qualche pecca, però, l'ex Ancona l'ha messa in mostra: eccezion fatta per i cross - davvero perfetti - il suo mancino ha difettato in più occasioni, risultando spesso impreciso nel gestire il possesso della palla come vorrebbe il tecnico Ventura e costringendolo a spazzare via il pallone piuttosto che giocarlo per non correre rischi.

Tuttavia un giocatore con le sue caratteristiche - bravo a farsi trovare pronto quando chiamato in causa, ma altrettanto tranquillo e umile in spogliatoio - potrà rivelarsi davvero utile nel prosieguo della stagione granata ed il suo voto, per il momento forse esageratamente ristretto, potrebbe arrivare ad aumentare se dovesse continuare a servire assist tanto invitanti ai finalizzatori di gioco granata.

Voto: 6 (media partita: 5,87)

(foto N.Campo)