FEDERICO DANESI
toro
Iaquinta: ‘Grazie Toro, ma ti faro’ gol’
FEDERICO DANESI
E’ stato sino all’ultimo uno degli uomini-mercato più desiderati nella lunga estate calcistica italiana. Ma il destino di Vincenzo Iaquinta, almeno per...
E’ stato sino all’ultimo uno degli uomini-mercato più desiderati nella lunga estate calcistica italiana. Ma il destino di Vincenzo Iaquinta, almeno per quest’anno, sarà ancora legato all’Udinese. Qui è cresciuto, dopo le due stagioni al Castel di Sangro, tanto da essere protagonista in campionato e giocatore decisivo nel cammino mondiale dell’Italia. Riparte con tanta voglia di fare, almeno a parole per nulla pentito di quanto poteva essere e non è stato.Allora, Iaquinta, ancora Udine...“Certo, e sono contento che alla fine sia andata così”.Come, non le ha fatto piacere essere uno degli attaccanti più contesi del mercato?“E’ ovvio, a chi non farebbe piacere? Io però avevo un accordo preciso con la famiglia Pozzo: se si fosse fatta avanti una squadra di primissimo piano, una squadra da Champions, allora mi avrebbero liberato, altrimenti nulla”.E il Milan?“Non si è concretizzato nulla, rimango qui. C’è stato qualche attrito con i tifosi, forse non avevano capito bene la mia situazione. Ma alla fine ci siamo riappacificati e spero di ripagare la loro fiducia a suon di gol”.Tra le papabili per un suo cambio di maglia ci sono state sia la Juventus che il Toro. Le sarebbe piaciuto spostarsi in Piemonte?“L’interesse di due squadre così è sempre un onore. Ma anche l’Udinese è diventata una formazione di primissimo piano, giocare qui non è un ripiego”.Domenica troverà i granata solo come avversari. Che partita sarà?“Me l’immagino durissima, la loro è un’ottima rosa e nel corso dell’estate hanno lavorato benissimo investendo su giocatori di primo piano come Barone, Fiore, lo stesso Abbiati. Credo possa essere una gara spettacolare”.Ritroverà Fiore, già con lei proprio a Udine…“Lo rivedo con piacere, perché siamo rimasti in buoni rapporti. E poi non posso dimenticare che il mio primo gol in serie A è stato su un suo assist”.L'ex viola è un giocatore che può fare la differenza?“Decisamente, è molto bravo e sa come mettersi al servizio della squadra. Sia lui che Barone sono in grado di far compiere il salto di qualità”.
Ha citato Abbiati. Quello tra lui e De Sanctis sembra una sorta di derby come vice di Buffon in Nazionale. Lei come li giudica?“Posso parlare meglio di Morgan, ma solo perché è mio compagno da sei anni e quindi lo conosco bene. Sono due ragazzi eccezionali, dalle grandi doti. Sarà una bella lotta”.Il Toro si presenterà con la novità Zaccheroni, un ex. Come verrà accolto?“Lui a Udine ha lasciato il segno, ricordi indelebili che la gente ha nel cuore. Sicuramente i tifosi lo acclameranno, è sempre stato così. E’ strano vedere una squadra che cambia l’allenatore ancora prima di cominciare il campionato, ma Zaccheroni è un grande allenatore che dovunque ha allenato ha sempre fatto bene. Per il Torino può essere decisivo”.Chi vede una sfida da zona Uefa esagera?“E’ ancora presto, anche se sicuramente sia l’Udinese che il Torino possono lottare per grandi risultati. Ma non bisogna dimenticare che la concorrenza, checchè se ne dica, quest’anno è tantissima, sia per la Champions che per la Uefa. L’Inter è fortissima, il Milan non è per nulla tagliato fuori, squadre come Chievo o Palermo saranno là davanti”.Vedere la sua nazionale maltratta dalla Francia quanto l’amareggia?“Avrei voluto esserci anch’io, ma sono in ritardo di condizione e va bene così. Mi prenoto sin d’ora per la partita con l’Ucraina”.
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E’ stato sino all’ultimo uno degli uomini-mercato più desiderati nella lunga estate calcistica italiana. Ma il destino di Vincenzo Iaquinta, almeno per...
E’ stato sino all’ultimo uno degli uomini-mercato più desiderati nella lunga estate calcistica italiana. Ma il destino di Vincenzo Iaquinta, almeno per quest’anno, sarà ancora legato all’Udinese. Qui è cresciuto, dopo le due stagioni al Castel di Sangro, tanto da essere protagonista in campionato e giocatore decisivo nel cammino mondiale dell’Italia. Riparte con tanta voglia di fare, almeno a parole per nulla pentito di quanto poteva essere e non è stato.Allora, Iaquinta, ancora Udine...“Certo, e sono contento che alla fine sia andata così”.Come, non le ha fatto piacere essere uno degli attaccanti più contesi del mercato?“E’ ovvio, a chi non farebbe piacere? Io però avevo un accordo preciso con la famiglia Pozzo: se si fosse fatta avanti una squadra di primissimo piano, una squadra da Champions, allora mi avrebbero liberato, altrimenti nulla”.E il Milan?“Non si è concretizzato nulla, rimango qui. C’è stato qualche attrito con i tifosi, forse non avevano capito bene la mia situazione. Ma alla fine ci siamo riappacificati e spero di ripagare la loro fiducia a suon di gol”.Tra le papabili per un suo cambio di maglia ci sono state sia la Juventus che il Toro. Le sarebbe piaciuto spostarsi in Piemonte?“L’interesse di due squadre così è sempre un onore. Ma anche l’Udinese è diventata una formazione di primissimo piano, giocare qui non è un ripiego”.Domenica troverà i granata solo come avversari. Che partita sarà?“Me l’immagino durissima, la loro è un’ottima rosa e nel corso dell’estate hanno lavorato benissimo investendo su giocatori di primo piano come Barone, Fiore, lo stesso Abbiati. Credo possa essere una gara spettacolare”.Ritroverà Fiore, già con lei proprio a Udine…“Lo rivedo con piacere, perché siamo rimasti in buoni rapporti. E poi non posso dimenticare che il mio primo gol in serie A è stato su un suo assist”.L'ex viola è un giocatore che può fare la differenza?“Decisamente, è molto bravo e sa come mettersi al servizio della squadra. Sia lui che Barone sono in grado di far compiere il salto di qualità”.
Ha citato Abbiati. Quello tra lui e De Sanctis sembra una sorta di derby come vice di Buffon in Nazionale. Lei come li giudica?“Posso parlare meglio di Morgan, ma solo perché è mio compagno da sei anni e quindi lo conosco bene. Sono due ragazzi eccezionali, dalle grandi doti. Sarà una bella lotta”.Il Toro si presenterà con la novità Zaccheroni, un ex. Come verrà accolto?“Lui a Udine ha lasciato il segno, ricordi indelebili che la gente ha nel cuore. Sicuramente i tifosi lo acclameranno, è sempre stato così. E’ strano vedere una squadra che cambia l’allenatore ancora prima di cominciare il campionato, ma Zaccheroni è un grande allenatore che dovunque ha allenato ha sempre fatto bene. Per il Torino può essere decisivo”.Chi vede una sfida da zona Uefa esagera?“E’ ancora presto, anche se sicuramente sia l’Udinese che il Torino possono lottare per grandi risultati. Ma non bisogna dimenticare che la concorrenza, checchè se ne dica, quest’anno è tantissima, sia per la Champions che per la Uefa. L’Inter è fortissima, il Milan non è per nulla tagliato fuori, squadre come Chievo o Palermo saranno là davanti”.Vedere la sua nazionale maltratta dalla Francia quanto l’amareggia?“Avrei voluto esserci anch’io, ma sono in ritardo di condizione e va bene così. Mi prenoto sin d’ora per la partita con l’Ucraina”.
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