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Il Bologna verso il Delle Alpi

Una squadra non va certo giudicata in base ad una o due partite negative, specie ad inizio stagione, ma certamente il Bologna che si presenterà domenica...

Redazione Toro News

Una squadra non va certo giudicata in base ad una o due partite negative, specie ad inizio stagione, ma certamente il Bologna che si presenterà domenica pomeriggio al Delle Alpi è in un momento di grossa difficoltà, per non dire di crisi nera.Considerata ovviamente tra le grande favorite del torneo, nonostante una partenza un pò balbettante la formazione di Renzo Ulivieri si è ben presto insediata in zona promozione. Tuttavia le due sconfitte consecutive subite contro Crotone e Verona hanno fatto precipitare i rossoblù nel gruppone di centro classifica a quota 11 punti, frutto di tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte, due delle quali interne. Nove i gol fatti, esattamente come il Toro, ma ben dieci quelli subiti, a riprova di quanto è facile evincere semplicemente leggendo la composizione della rosa: squadra con molto talento dalla metà campo in su, molto meno in difesa. Il capocannoniere, a quota 5, è Claudio Bellucci.I felsinei giocano con il 3-4-2-1: naturalmente non è escluso che dopo le ultime prestazioni Ulivieri decida di cambiare qualcosa, sia a livello tattico che di "personale", ma di fatto nelle ultime giornate il tecnico toscano ha sempre mandato in campo la stessa formazione o quasi.Davanti al sempiterno Luca Pagliuca, la difesa a tre è imperniata su un altro "vecchietto", Stefano Torrisi, col romeno Nastase a presidiare il centro-destra e l'ex granata Luca Mezzano dalla parte opposta.A centrocampo le fasce sono occupate da due giovanissimi usciti dal florido vivaio rossoblù, Antonazzo a destra e Costa a sinistra (entrambi classe 1986), mentre i due centrali sono ben più esperti e conosciuti, Christian Amoroso e Leonardo Colucci.A giostrare in posizione di trequartista ci sono Bellucci ed uno tra Vignaroli e Pecchia, mentre di punta si alternano Della Rocca e Cipriani, reduce dall'ennesimo infortunio di una carriera tanto promettente quanto sfortunata.Un gioco dunque basato principalmente sulla prestanza fisica della prima punta e sulla sua capacità tanto di giocare di sponda per l'inserimento dei trequartisti e dei centrocampisti, tutti abilissimi nelle incursioni offensive, quanto di proteggere la palla e far salire la squadra nei momenti di difficoltà. Per contro, come detto, la difesa è tutt'altro che solida e le fasce sono più che attaccabili.