Per il Toro, dopo il buon pareggio di venerdì, c’è la prima autentica sosta della stagione, al termine di due mesi a tutto gas, tra recuperi, turni infrasettimanali e quant’altro. In attesa del doppio turno casalingo contro Modena e Verona, ecco l’occasione di fare un primo bilancio, dopo la trasferta di Catania.
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Il Borsino granata
Per il Toro, dopo il buon pareggio di venerdì, c’è la prima autentica sosta della stagione, al termine di due mesi a tutto gas, tra recuperi, turni infrasettimanali e quant’altro. In attesa del doppio turno casalingo...
CHI SALE
MUZZI - Un autentica furia. Da alcune partite sta portando sulle spalle il peso del reparto avanzato, immolando tutto se stesso alla causa della squadra. Lotta, sgomita, vince i contrasti, dribbla, tira e segna. Splendida la rete di Catania. E meno male che lo davano per finito a Roma… A 34 anni, con una sciatalgia che non lo abbandona mai, incarna perfettamente la filosofia granata: cuore, sofferenza e coraggio.
NICOLA - La prestazione di Catania lo innalza a pedina fondamentale nella rosa di De Biasi. Non ha grande tecnica, non possiede un fisico da corazziere, non è un fulmine di guerra nello scatto. Però in questo scorcio di campionato, lo abbiamo visto occupare il ruolo di terzino, di ala e di centrocampista centrale. Un tuttofare preziosissimo, la cui duttilità ne rappresenta la qualità migliore. Da mediano puro, al Massimino, ha annullato un certo Baiocco, ben più famoso di lui, in quella posizione. Che sappia anche fare da boa centrale, la davanti? Di questi tempi…non si sa mai!
DOUDOU - Il senegalese di Bari vecchia non è più una sorpresa, ma un punto di forza. Gli rifilano calci, gomitate, insulti e lui tira dritto. Gli cambiano partner, e non fa una piega. Sempre dirompente sull’avversario, continuamente in anticipo su quasi tutti i palloni che giungono dalle sue parti, sarà squalificato con il Modena, a causa del giallo di venerdì sera. Sostituirlo sarà durissima.
STAZIONARI
TAIBI - Sono due gare che le sue pagelle oscillano tra i “6 politici” ed i più appropriati “senza voto”. Poco impegnato, quando viene messo in causa infonde grande sicurezza ai compagni. Se il Toro non soffre i corner o i calci da fermo laterali, il merito è anche suo, che sta mettendo l’esperienza personale al servizio della squadra.
BALESTRI - Che non sia più quel fantastico maratoneta di fine estate, capace di percorrere la fascia mancina a chilometraggio illimitato, è palese. Le sue prestazioni, però, rimangono costantemente oltre la soglia della sufficienza, in quanto sempre pronto a ripiegare e coprire la corsia di appartenenza, lasciata ultimamente troppo scoperta dai centrocampisti. Conferma.
EDUSEI - Solita quantità e discreta qualità. L’ex blucerchiato sta trovando quella continuità di rendimento, che mai aveva potuto sfoggiare negli ultimi anni, perché continuamente relegato a seconda scelta. Dimostra un ottimo senso della posizione, facendosi valere sia in fase di costruzione che in quella di rottura, senza disdegnare variazioni tattiche che lo costringono a defilarsi in fascia. Utilissimo, piace un sacco al suo allenatore.
CHI SCENDE
FANTINI - Sei gol all’attivo, alcuni importantissimi, ma dopo il bel secondo tempo contro il Cesena, a Catania è stato forse il peggiore in campo. Ritornato nel suo ruolo preferito, tornante di sinistra, entra poco nel vivo dell’azione, copre malissimo la propria fascia (De Zerbi e Silvestri tagliavano in due il povero Balestri, abbandonato a se stesso) e non fornisce alcun sostegno all’isolatissimo Muzzi. Si è accesa la spia della riserva?
VAILATTI - Aveva fatto cose discrete quando era entrato contro il Cesena. Promosso titolare venerdì sera, complici le assenze di Ardito e Longo, ha fallito l’esame. Rispetto al primo ha denunciato minore attitudine alla lotta (e questo si sapeva), non ha fornito le geometrie e la qualità del secondo, pur avendo superori doti atletiche, oltre a un bel tiro dalla distanza. Nella sostanza, il talentuoso Ricky ha sprecato un’occasione importante. E adesso rischia di tornare ad accomodarsi in panchina per un po’.
MUSIC – Partito titolare, sta retrocedendo nella classifica di gradimento del mister. Provato su entrambe le fasce laterali, si è sempre sbattuto molto, ma ha inciso pochissimo. Non riusciamo a capire quale sia il vero Music, se il giocatore dinamico dei tempi modenesi, o il fantasma bosniaco di questo inizio di stagione. De Biasi sta ancora aspettando.
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