E’ ufficiale, il Torino non funziona più nemmeno in trasferta: una settimana fa, dopo i tumulti del post Torino – Lecce, auspicavamo che i granata si riprendessero lontano da un ambiente che avrebbe potuto metter loro più tensione del dovuto e magari confidavamo pure che sul proprio terreno di gioco le avversarie non pensassero esclusivamente a difendersi impedendo così all’involuta manovra degli uomini di Colantuono di decollare. Invece le nostre speranze sono rimaste vane così quanto i buoni propositi dei giocatori. Intanto perché gli oltre mille tifosi che hanno seguito il Torello in Emilia e che lo hanno incoraggiato dall’inizio alla fine magari hanno dato la sensazione a Di Michele e compagni di non essersi mossi da Torino ed in secondo luogo perché ormai gli avversari hanno studiato i granata, si sono fatti furbi ed hanno capito che conviene aspettarli piazzando più giocatori possibile dietro la linea della palla, occupare gli spazi e lasciarli cuocere nella loro sterilità di idee, che tanto così facendo il Torello anziché diventare un Toro furioso regredisce a mite bue. Ma dopo tanto tempo, tanti allenatori ed interpreti diversi, i tifosi si chiedono come mai a farsi furbi siano sempre gli altri mentre i granata recitano continuamente la parte degli ingenui (tanto per usare un eufemismo)? Perché ci si ostina ad imporre il proprio “gioco” anziché non attendere sornioni l’avversario e colpirlo al momento giusto in velocità appena questi si scopre un po’? Eppure la dimostrazione che ciò sia possibile c’era stata a meno di pensare che nelle prime giornate contro Grosseto ed Empoli non siano scesi in campo i veri protagonisti mentre ora sia la volta solo di pallide controfigure. O, peggio ancora, che siano gli stessi ma con la testa già gravata da cattivi pensieri dopo appena un terzo di campionato. Se così fosse dentro subito i Gorobsov e gli Arma…
toro
Il borsino granata
E’ ufficiale, il Torino non funziona pi
STABILI:
CHI SCENDE:
(Foto: M. Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA