toro

Il borsino granata

di Carlo Quaranta - Sarà pur vero che il campionato di serie B è lungo ed estenuante e che dunque è molto difficile mantenere una certa costanza di rendimento per tutta la...

Redazione Toro News

"di Carlo Quaranta - Sarà pur vero che il campionato di serie B è lungo ed estenuante e che dunque è molto difficile mantenere una certa costanza di rendimento per tutta la stagione ma differenza del girone di andata, negli ultimi tempi a questa squadra sembra mancare persino un filo conduttore.

"Cosa accomuna ad esempio le ultime quattro partite disputate? Probabilmente nulla, a parte molti protagonisti in campo. Contro il Verona c’è stato un black out collettivo e quella sconfitta resta tuttora l’unica meritata nell’arco del campionato, a Castellammare è andato in scena un Torello timoroso e convalescente che si è preso il brodino facendo di necessità virtù, contro il Gubbio i granata hanno invece fenomeneggiato al punto che sembravano il Barcellona e di nuovo ad Empoli hanno offerto una prova incolore ma diversa sia rispetto al Verona che alla Juve Stabia. Seppur apparentemente molli e svogliati, i granata hanno prodotto 4-5 palle gol interessanti ed avrebbero meritato il pari. Il gioco tuttavia è sembrato involuto e le occasioni sono giunte più per reazione nervosa che attraverso la manovra, logico che Ventura non possa essere contento comunque come accaduto dopo la sconfitta di Brescia dove però il Toro impose il proprio gioco.

"Per queste considerazioni i primi indiziati a salire sul banco degli imputati sono senz’altro i centrocampisti che non riescono più a legare i reparti tra loro come brillantemente riuscivano a fare nella prima parte di stagione. Ovviamente non tutte le colpe possono ricadere sul duo Iori-Basha che obiettivamente appare in calo di condizione ma vanno ricercate anche sul gioco degli esterni che appaiono meno utili in copertura e che al Castellani non hanno brillato nemmeno nel supporto agli attaccanti. A questo punto della stagione un certo affaticamento anche mentale ci sta ma è arrivato il momento di dare qualcosa in più per lo sprint finale e ritrovare quella fame necessaria per non distruggere quanto di buono si è fatto nel girone di andata. Nelle ultime sei giornate i granata hanno perso tre partite, più della metà delle totali ed hanno raccolto la miseria di sette punti. Ora sono attesi da un doppio difficile impegno interno contro Reggina e Sassuolo e dovranno dimostrare che quella col Gubbio non è stata la famosa rondine che non fa primavera…