Il borsino granata

"di Carlo Quaranta

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"In un colpo solo il Torino abbatte tutti i tabù che si portava dietro ormai da tempo: in primis ritrova la vittoria in trasferta che mancava dal 1° novembre e da sette partite (4 pareggi e 3 sconfitte nel frattempo); in secondo luogo il gol lontano dalle mura amiche assente da ben 265’; inoltre è finalmente giunto il gol – liberazione del capitano Rolando Bianchi (nella foto di M. Dreosti) dopo 4 mesi e mezzo (mai il bomber aveva avuto un’astinenza così prolungata) ed a corollario di tutto ciò i granata hanno portato a 4 punti il distacco in classifica dalle seconde (anche questo non accadeva da dicembre).

"Insieme a tutti questi elementi statistici, se ne devono registrare anche degli altri che non riguardano tanto i numeri quanto le modalità per ottenere il risultato. Da questo punto di vista possiamo sottolineare anche il ritrovato cinismo che aveva accompagnato i ragazzi di Ventura per buona parte del girone di andata e che, alla luce delle ultime belle prestazioni nelle quali però si pagava caramente la difficoltà ad andare in gol, sembrava oramai definitivamente smarrito. Invece un Torino insolitamente chiuso, sofferente, brutto a vedersi, soccombente persino nel possesso palla (evento più unico che raro quest’anno) è riuscito a capitalizzare tre occasioni su tre ed a venire a capo di una partita complicatissima andando persino al di là di quanto effettivamente meritato. Insomma, rispetto a Brescia è passata solo una settimana ma sembra un anno luce.