"di Carlo Quaranta
toro
Il borsino granata
di Carlo Quaranta
E’ noto che alla base dei successi di una squadra c’è sempre una buona fase difensiva. Ebbene, dopo 13 giornate quella del...
"E’ noto che alla base dei successi di una squadra c’è sempre una buona fase difensiva. Ebbene, dopo 13 giornate quella del Torino di Ventura può considerarsi persino eccellente: non soltanto è la meno battuta del campionato e viaggia alla media di circa un gol subito ogni due partite ma in taluni casi, e le ultime due partite ne sono un esempio, non si limita solo a proteggere il risultato ma dai piedi e dalla testa dei difensori arrivano anche vittorie importanti, belle, sudate. Se poi tutto ciò arriva da due cosiddetti rincalzi – peraltro non ritenuti all’altezza dai più ma valorizzati alla grande dal mago Ventura – la situazione attuale non può che definirsi idilliaca, da libidine pura. Tutto gira a meraviglia e lo si può notare da come puntualmente i granata riescono ad imporsi per gioco e risultato contro tutte le squadre più in forma che incontrano. Inoltre la squadra ha una propria identità ben definita che non snatura mai: leggendo la formazione schierata al Granillo si poteva pensare ad un 4-3-3 speculare a quello avversario ma era un modulo camuffato poiché Ebagua ed Antenucci agivano da punte mentre Stevanovic come al solito era largo a destra mentre Vives non era un interno puro ma nemmeno un esterno, si sdoppiava a seconda delle esigenze facendolo anche piuttosto bene. A nulla è valso poi l’atteggiamento attendista dei padroni di casa che non andavano ad aggredire il giro palla “barcelloniano” dei granata nella speranza di non concedere varchi dietro, sono bastate alcune mosse del mago e l’equilibrio si è rotto, come al solito nel finale. Questo Toro ha sempre più il piglio da grande squadra ed ha sempre più i numeri per diventarlo.
"CHI SALE:
"STABILI:
"CHI SCENDE:
"(foto M.Dreosti)
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