toro

Il nuovo che avanza

Non c’è che dire, complimenti alla politica calciofila e alla sua voglia di rinnovamento, come si suol dire, morto un Papa se ne fa un altro, ma le cose non cambiano. Nessuna nuova strategia affiora...

Redazione Toro News

"Non c’è che dire, complimenti alla politica calciofila e alla sua voglia di rinnovamento, come si suol dire, morto un Papa se ne fa un altro, ma le cose non cambiano. Nessuna nuova strategia affiora nell’Italia pallonara, che pur fregiandosi di un titolo mondiale, continua a rendersi ridicola quando si tratta di decidere. A questo punto viene da pensare che la Gea cambierà solo nome, ma non il profilo, magari sede e ragione sociale. Moggi verrà assolto e tornerà ad essere il re del calciomercato, la Juve sarà riammessa in A e chissà magari gli verranno restituiti anche i due scudetti revocati. Si è giocato a guardie e ladri, si sa in estate quando campionati e coppe vanno in vacanza bisogna pure intrattenere i tifosi e così sia, a patto però che quando si torna a giocare tutto rientri nella regola, non nelle regole. Proprio i due presidenti che più di tutti tuonavano contro il sistema, vale a dire Cellino del Cagliari e Zamparini del Palermo, sono i primi ad essersi congratulati con il nuovo presidente di Lega, Antonio Matarrese, con qualche capello bianco in più, il quale ha dato l'impressione in passato di voler andare contro i poteri forti del calcio, ma era solo una presa di posizione di facciata.

"La motivazione della sua elezione è che adesso è libero, non ha nessun incarico, dunque non va in conflitto d’interessi, se non con il suo passato, risulta infatti che nel suo mandato precedente abbia creato non poche polemiche sul suo operato.

"La prima cosa che ha detto Matarrese da Bari è stato: “Mi dispiace che la Juve sia in B”. Chiaro dove si vuole arrivare. Può essere che i bianconeri abbiano pagato più del dovuto, che il Milan non sia stato punito a dovere e le intercettazione abbiano un lato oscuro, ma persino i bambini capivano, senza spiegazioni, che certe partite erano state manipolate nel risultato. Ora aspettiamo di vedere come finiranno i ricorsi, nel mentre si è aperto un altro iter con i deferimenti di Reggina, Arezzo e un altro per Meani del Milan. Nel calcio si urla, si strepita, un giorno si dice no, che all’indomani diventa sì (vedere vicenda Toni-Della Valle), ma alla fine si ha sempre l’impressione di essere presi in giro. Vero o falso?