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Il punto sull’avversaria

di Paolo Morelli

Dopo la vittoria di martedì sera col Real Madrid, la crisi della Juventus sembra sia stata allontanata. In realtà, non è affatto così. Il 2-1 ai...

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

Dopo la vittoria di martedì sera col Real Madrid, la crisi della Juventus sembra sia stata allontanata. In realtà, non è affatto così. Il 2-1 ai danni delle “merengues” è scaturito anche grazie alle scelte tattiche di Schuster, che ha schierato una squadra eccessivamente sbilanciata in avanti sottovalutando l’avversario. Il Real Madrid, infatti, non appena è tornato ad avere un equilibrio tattico vero, è andato in gol.Ma la situazione peggiore è quella del campionato, dove i bianconeri sono attualmente dodicesimi a pari merito con il Lecce e a sette punti dall’Inter, in testa alla classifica. La zona retrocessione invece è paradossalmente più vicina, dista solo cinque lunghezze. Due punti in quattro partite con due sconfitte consecutive sono tutto fuorché un andamento da pretendente allo scudetto, perciò la crisi è tutt’altro che passata. Ranieri si trova a dover risolvere la grana dell’attacco, dove per ora non c’è Trezeguet a complicargli le scelte. Nello schema tattico infatti, spesso il tecnico romano ha problemi di abbondanza e non sa come utilizzare, ad esempio, Giovinco. Quando poi ha deciso di lasciar fuori Del Piero, si è trovato a fronteggiare quasi una “rivolta” nello spogliatoio, da parte di alcuni “senatori” della squadra. L’allenatore è tuttora in discussione, e non basta l’ottima vittoria sul Real Madrid per calmare definitivamente l’ambiente, che comunque si è indubbiamente rasserenato.Il problema più grosso resta l’infermeria. Oltre al già citato Trezeguet, si registrano le assenze illustri di Buffon e Zanetti, e proprio la mancanza di quest’ultimo si fa sentire in un centrocampo molto fisico e molto poco tecnico. L’ultimo arrivato è Marchisio, toccato duro dal compagno di squadra Sissoko nella gara di martedì sera. Infine Camoranesi, Zebina, Tiago, Poulsen e Andrade vanno a completare la lista degli indisponibili per il derby, che insieme compongono quasi un’altra squadra. Chi parla di crisi scongiurata, mente spudoratamente. Ranieri ha ancora le sue belle gatte da pelare, e il suo posto non è ancora al sicuro. La sua formazione però non deve essere sottovalutata, come ha fatto Schuster. I bianconeri non sono irresistibili, ma sono tecnicamente più forti. Tuttavia con la forza di volontà – vista poche volte nelle precedenti uscite – che solo il Toro può tirar fuori, il derby può essere vinto senza timori.