di Paolo Morelli
toro
Il riscatto di un ‘giovane’
di Paolo Morelli
Dover sostituire Comotto è un ingrato compito, ma qualcuno lo deve pur fare. Ci aveva provato Diana, ma Novellino si era accorto che schierarlo come terzino destro era davvero...
Dover sostituire Comotto è un ingrato compito, ma qualcuno lo deve pur fare. Ci aveva provato Diana, ma Novellino si era accorto che schierarlo come terzino destro era davvero un peccato, perché ciò sacrificava le sue doti offensive, apprezzate anche col Catania. Prima di lui c’era Paolo Zanetti, schierato alcune volte come terzino destro, ma decisamente meglio a centrocampo. E poi c’era Marco Motta.Il numero sette granata, ora si ritrova per la prima volta in testa alle scelte tattiche di Monzon, in quanto l’assenza di Comotto impone la ricerca di un nuovo punto fisso sull’esterno di difesa. L’Under 21 col Catania ha dimostrato di non essere affatto una semplice riserva, anche se le sue doti offensive sono sicuramente superiori a quelle difensive. Novellino ha lavorato molto sul ragazzo, che in altre occasioni era stato provato anche come esterno di centrocampo, con alterni risultati.Al Massimino argina bene Vargas, riuscendo anche a proporsi in avanti con una certa frequenza, creando una buona intesa con Diana. Certo, a difendere è un po’ rognoso, ma comunque impeccabile, o quasi. Verso la fine commette un’ingenuità che sarebbe potuta costare cara al Toro. Quella smanacciata su Mascara che, per fortuna, si lascia cadere come un sacco di patate, attirando l’attenzione più sulla sua simulazione che sull’intervento del granata.Un ragazzo nel quale riporre ottime speranze per il futuro, ma che purtroppo è in prestito. Quest’estate si valuterà cosa fare del giovane che, con ampi margini di miglioramento, può subito candidarsi a sostituito ufficiale di Comotto almeno fino a fine stagione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
Dover sostituire Comotto è un ingrato compito, ma qualcuno lo deve pur fare. Ci aveva provato Diana, ma Novellino si era accorto che schierarlo come terzino destro era davvero...
Dover sostituire Comotto è un ingrato compito, ma qualcuno lo deve pur fare. Ci aveva provato Diana, ma Novellino si era accorto che schierarlo come terzino destro era davvero un peccato, perché ciò sacrificava le sue doti offensive, apprezzate anche col Catania. Prima di lui c’era Paolo Zanetti, schierato alcune volte come terzino destro, ma decisamente meglio a centrocampo. E poi c’era Marco Motta.Il numero sette granata, ora si ritrova per la prima volta in testa alle scelte tattiche di Monzon, in quanto l’assenza di Comotto impone la ricerca di un nuovo punto fisso sull’esterno di difesa. L’Under 21 col Catania ha dimostrato di non essere affatto una semplice riserva, anche se le sue doti offensive sono sicuramente superiori a quelle difensive. Novellino ha lavorato molto sul ragazzo, che in altre occasioni era stato provato anche come esterno di centrocampo, con alterni risultati.Al Massimino argina bene Vargas, riuscendo anche a proporsi in avanti con una certa frequenza, creando una buona intesa con Diana. Certo, a difendere è un po’ rognoso, ma comunque impeccabile, o quasi. Verso la fine commette un’ingenuità che sarebbe potuta costare cara al Toro. Quella smanacciata su Mascara che, per fortuna, si lascia cadere come un sacco di patate, attirando l’attenzione più sulla sua simulazione che sull’intervento del granata.Un ragazzo nel quale riporre ottime speranze per il futuro, ma che purtroppo è in prestito. Quest’estate si valuterà cosa fare del giovane che, con ampi margini di miglioramento, può subito candidarsi a sostituito ufficiale di Comotto almeno fino a fine stagione.
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