"MICHELE FERREROIn realtà l’hanno pagata molto poco, praticamente l’hanno fatta franca.In fondo cos’è un anno di B, con la certezza di salire, in confronto a decenni di soprusi? Quasi nulla. Noi in B abbiamo giocato 7 degli ultimi 11 anni, e senza aver fatto niente di male a nessuno.Avrei voluto vederli fare la B, quella vera. Con i Peccarisi, i Nunziata, i Fabbrini. Facile passeggiare con Buffon, Nedved, Camoranesi, Del Piero e Trezeguet. Così non è la B autentica, quella che ti fa soffrire sui campacci di provincia, che ti fa incazzare per un pari a Crotone, che poi a ben guardare vale oro. La B con i campioni del mondo è un allenamento, con la possibilità di programmare bene il futuro, lanciando anche dei giovani. A meno 30 (sentenza originaria già clemente) almeno si sarebbero dovuti impegnare, assaggiando magari i play-off. A meno 17 non avrebbero avuto problemi, solo evitando di regalare punti agli amici e falsare la lotta salvezza. Ma loro devono essere sempre sicuri che tutto fili liscio, allora hanno preteso un altro sconto, arrivando a meno 9. Data la sproporzione tra i reati, per punire la Juve il meno possibile hanno dovuto praticamente assolvere tutte le altre, mentre un anno prima il Genoa, per una partita sola, era finito in C.E si sono anchelamentati. Che la pena era troppo pesante, che Boumsong era scarso, che Deschamps non aveva abbastanza carisma, che Trezeguet era svogliato, che il Milan non doveva nemmeno giocare la Champions, altro che vincerla. Si son messi a gufare le milanesi in coppa, godendo la sera di Valencia come facevamo noi con loro quando prendevano schiaffi in Europa (ma non ci davano dei provinciali e degli antisportivi?). Io mi sono sempre rifiutato di chiamare questa vicenda calciopoli, e pure Moggiopoli. Io lachiamerò sempre Juvopoli, perché Moggi e Giraudo, per quanto potenti, erano dirigenti assunti dalla società. Lucianone lavorava per la Juve, non per le altre. La gente di tutta Italia si lamentava degli arbitraggi della Juve, non delle altre. Lo stesso Milan ha sempre vinto anche in Europa giocando un gran calcio, non tramite degli 1 a 0 striminziti e facilitati.Una squadra il cui dirigente imponeva alla federazione la griglia degli arbitri dalla prima amichevole estiva all’ultima di campionato, orientava le convocazioni in nazionale, faceva ammonire i giocatori diffidati decimando le squadre da affrontare la domenica successiva, aveva le procure (tramite la Gea diretta dal figlio Alessandro) di molti calciatori delle squadre avversarie, convinceva dei professionisti a giocar male per poi essere ceduti alla medesima e chiudeva un arbitro nello spogliatoio se sbagliava una gara, ebbene questasquadra dopo pochi mesi è nuovamente in auge ed il suo dirigente in tv a sostenere assurdamente che la vittoria della nazionale ai mondiali è la prova della sua innocenza. Invece il trionfo di Berlino, originato da motivazioni speciali che gli italiani sanno trovare quando qualcosa morde loro il culo, è un’aggravante. Perché avendo buoni giocatori non era necessario falsare i campionati, bastava giocarseli normalmente. A volte vincendoli, altre perdendoli. La Juve mi ha tolto il piacere di tifare per il mio paese: troppo alto il rischio di un’amnistia totale. Che non c’è stata in senso formale, ma di fatto ci siamo poi andati molto vicino tramite i vari sconti di pena.Così lo scandalo più grave della storia del calcio mondiale è finito a tarallucci e vino, e se si parla di aprire il fascicolo relativo alla stagione successiva 05/06 (non ancora sanzionata) la nuova dirigenza bianconera risponde “abbiamo già pagato troppo”. Non si sono resi conto del male che hanno fatto i loro predecessori, togliendo al calcio, anno dopo anno, ogni credibilità. Alcuni personaggi tra l’altro sono ancora a libro paga, altri vi rientreranno presto, quindi nuova dirigenza per modo di dire. L’unica preoccupazione è sottolineare che anche altre società sono coinvolte in scandali, seppure di gravità molto minore.Nel ritrovare la Juve sul nostro cammino non posso che ripensare alle emozioni di un anno fa, mentre le sentenze facevano diventare realtà il sogno di una vita. Non ci ho creduto fino a che non li ho visti giocare a Rimini. E’ finito presto, come tutti i sogni, ma è stato bello, e nessuno potrà mai cancellare questo ricordo.Credo che anche per loro (intendo i tifosi) sarà impossibile dimenticare. La giuve potrà rivincere tutto, ma lo smacco della retrocessione per illecito resterà nella storia, a fare da ombra sulla bacheca dei successi. Non potranno più darci, a noi granata, dei pazzi visionari se ci lamentiamo del trattamento di favore a loro riservato.Nel prossimo campionato si son messi in testa (tifosi e società) che devono arrivare almeno quarti: fossi tifoso della Roma o della Fiorentina comincerei a temere, qualunque sia l’organico a disposizione. Non crederete mica che sia cambiato qualcosa? Le poche volte che è servito, anche quest’anno in B, l’aiutino era sempre a portata di mano. E così sarà sempre. Pur attenuando la morsa del potere, rimane la sudditanza psicologica, un fenomeno troppo radicato per essere sconfitto in poco tempo. Esiste in ogni contesto, e ovviamente sale man mano che aumentano gli interessi economici. Per il nostro Toro non chiedo scudetti e coppe, ma che trovi almeno la forza di tenere i gobbi sulla corda, che sia capace di dar loro fastidio. Uno dei sogni bianconeri era quello di avere a Torino una sola squadra, quindi di cancellarci. Per poco non è successo, ed in futuro conviene che noi si stia molto attenti. Potranno cambiare le facce dei dirigenti, ma la mentalità della Juve, e di conseguenza dei suoi tifosi, sarà sempre la stessa, vincere ad ogni costo, con qualsiasi mezzo, non importa come. Noi dobbiamo essere lì, in serie A prima di tutto, e pronti a togliere loro qualche punto importante nei derby. Che esistiamo non selo devono dimenticare. Mai.
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Il ritorno dei gobbi
MICHELE FERRERO
In realtà l’hanno pagata molto poco, praticamente l’hanno fatta franca.
In fondo cos’è un anno di B, con la certezza di salire, in confronto a...
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