Se Walter Mazzarri pretendeva risposte dal match del San Paolo, beh non si può dire che il tecnico del Torino non abbia avuto quanto richiesto alla vigilia. Una partita di carattere quella messa in campo dalla sua squadra che, dopo un primo tempo letteralmente regalato agli avversari, è riuscita a portare a casa un punto che fa morale in ottica futura; grazie anche a un Ljajic in versione super. Corsa, giocate ma soprattutto due passaggi fenomenali in occasione dei gol granata, che proiettano il fantasista serbo a quota 10 assist in campionato (record personale in carriera) e al terzo posto nella speciale classifica della Serie A; alle spalle di Luis Alberto e Douglas Costa.
SEGNALI – In una fase conclusiva di stagione che non prevede lieto fine per i tifosi del Torino, Ljajic prova a prendersi la scena. Due assist calibrati alla perfezione: il primo è un passaggio filtrante per Baselli, che supera Reina grazie anche alla deviazione involontaria di Chiriches. Il secondo invece è una vera e propria opera d’arte: un cross pennellato dalla tre quarti che De Silvestri non deve fare altro che ‘spizzare’ in rete. Due giocate geniali che, come detto, permettono al serbo di raggiungere quota 10 assist in stagione: record personale nella massima serie italiana. Un segnale forte: Ljajic c’è ed ha intenzione di essere protagonista del presente, ma soprattutto del futuro del Torino.
FUTURO – Una risposta inequivocabile alla richiesta formulata da Mazzarri. Dopo un’annata discontinua a livello di impiego, in cui il talento classe 1991 è stato fuori per più di due mesi e mezzo complessivi tra infortuni e scelte tecniche, la continuità di rendimento adesso diventa un fattore chiave. Da quando Mazzarri lo ha rimesso contro la Fiorentina infatti il numero 10 granata, in 9 presenze ha collezionato 3 gol e 5 assist. Cifre da capogiro, che evidenziano l’ottimo momento di forma psicofisica del ragazzo. Prestazioni impreziosite da una verve atletica mai così spiccata: 11.451 i kilometri percorsi ieri al San Paolo (di cui ben 7.522 km di corsa e 1.019 km di sprint), secondo soltanto a De Silvestri (11.726 km). “Le valutazioni sui singoli le tengo per me” ha dichiarato Mazzarri a fine gara. A questo punto però non sembrano esserci dubbi: il Torino non può fare a meno di questo Ljajic, né oggi e né tanto meno il prossimo anno. Cairo e Mazzarri sono avvisati.
LA CLASSIFICA ASSIST DI SERIE A:
# | GIOCATORE | SQUADRA | ASSIST |
1 | Luis Alberto | Lazio | 15 |
2 | Douglas Costa | Juventus | 11 |
3 | Ljajic | Torino | 10 |
4 | A. Gomez | Atalanta | 9 |
5 | Callejon | Napoli | 9 |
6 | Immobile | Lazio | 9 |
7 | Candreva | Inter | 8 |
8 | Perisic | Inter | 8 |
9 | Iago Falque | Torino | 7 |
Se (e dico ”se”) Ljajic manterrà questa continuità, sarà da considerarsi un vero top player a livello internazionale. Tecnicamente è sempre stato prodigioso, ora sembra avere anche la testa. Credo sia doveroso costruirgli intorno una squadra decente, con un centrocampista ”dedicato” a lui che lo faccia correre un pò meno in modo da incidere ancora di più nei 16 metri.
Mazzarri ha dimostrato di saper gestire molto bene teste calde come Cavani e Lavezzi, credo sia l’allenatore giusto anche per Adem.
Il prossimo anno il Toro sarà competitivo solo se Cairo oltre a tirar fuori i soldi prenda giocatori utili a Mazzarri. L’anno scorso Cairo ha preso giocatori a dir poco improponibili, mi riferisco a Niang, Berenguer e Rincon. Solo noi potevamo spendere 15 milioni per Niang, ma soprattutto 10 milioni per uno scarto della Rubentus. Mi auguro che la dirigenza faccia acquisti più azzeccati. Quest’anno gli scarsi risultati sono da imputare ai giocatori che non hanno reso come avrebbero dovuto. Se poi aggiungiamo la stagione in chiaro-scuro di Belotti è ovvio che il decimo posto è la risultanze di tutti questi fattori negativi. Cmq forza Toro e speriamo bene per il prossimo anno.
E allora puntiamo tutto su Ljacic, l’unico giocatore di classe e che non sfigurerebbe in Champions league!
Ma questo non vuol dire il folle 4231 ma un modulo che lo valorizzi e che ne copra le lacune e le incostanze.
E anche un sostituto, un giovane che giochi nella stessa posizione.
Ma dove andiamo altrimenti.
Che poi oggi come oggi giochiamo appunto con Gallo e Ljacic senza manco riserve, facendo finta che Niang possa giocare in tutti i ruoli mentre può solo tuffarsi dalla sua villa in piscina.
Ma per favore
E pensare che Cairo e Petrachi volevano venderlo allo Spartak…. testa matta ma piede importantissimo. In questo Toro imprescindibile e ragionevolmente anche nel Toro di Mazzarri che verrà.
Vorrei sapere che cosa ne pensano i denigratori di Ljajic. E non mi si venga a dire che gli ha fatto bene la “cura” Mazzarri. Chi ha buona memoria ricorda che Ljajic si è guadagnato il posto da titolare nel secondo tempo della partita col Cagliari, dopo che nei primi 45’il Torino aveva avuto serie difficoltà e si preannunciava la quinta sconfitta consecutiva. Mazzarri ricorse a lui per disperazione. Non imputo tutte le colpe al tecnico, questo “caso” dimostra ancora una volta una professionalità non adeguata nello staff dirigenziale. Se si vuole parlare di EL ci sono molte cose da cambiare: dalla strategia societaria a buona parte della rosa, dalle operazioni di mercato (torppi brocchi ingaggiati) ai responsabili del settore giovabile.
Ma vacci tu,che è meglio…