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Il Torino segna meno, ma vola lo stesso

Approfondimento/ Sono 8 i gol in meno rispetto allo scorso anno, ma i granata hanno tre punti in più: merito della difesa

Matteo Senatore

"Nove partite alla fine del campionato e il Toro come lo scorso anno insegue il sogno di qualificarsi in Europa. In 12 mesi è cambiato molto nella squadra granata ma non è cambiata la posizione in classifica. Merito di Ventura e di una squadra che ha saputo adattarsi alle assenze di Cerci e Immobile.

"L'attacco vende i biglietti, la difesa vince i campionati. Il vecchio detto, valido nel basket come nel calcio è applicabile a suo modo anche alla situazione del Torino 2014/15. I granata si sono presentati al via di questa stagione senza i 35 gol in due di Immobile e Cerci, e soprattutto nelle prime uscite stagionali la loro assenza in fase realizzativa è costata cara. Lo stesso Ventura nelle sue interviste ha spesso ricordato come due giocatori di quel tipo siano molto difficili da sostituire. Quagliarella in parte ci sta provando e le sue 11 reti realizzate fin qui stanno facendo le veci delle 13 totali di Cerci dello scorso campionato, ma manca il bomber da 20 gol.

"Quest'anno così il Torino ha puntato su un'altra arma, la difesa. In attacco infatti i granata dopo 29 partite hanno segnato solo 34 reti, poco più di un gol a partita, riuscendo a mandare in gol 13 giocatori diversi, con la sorpresa di Glik bomber aggiunto. Si tratta dello stesso numero di gol segnati alla medesima giornata durante il primo anno in A con Ventura; rispetto ad allora però è migliorata proprio la fase difensiva: i gol subiti alla 29^ giornata nel 2012/13 erano stati 36, quest'anno solo 31. Nel campionato scorso invece il Torino aveva un attacco decisamente migliore, 42 gol fatti in 29 giornate (e saranno 58 a fine campionato) ma ne aveva subiti 37, sei in più di quest'anno. Inoltre, dato fondamentale i punti sono 3 in più rispetto alla stessa giornata dello scorso campionato. Insomma, anche senza Cerci e Immobile i risultati arrivano lo stesso, e per ora sono addirittura migliori.

"Sintomo di un Toro che sa cambiare pelle nel corso degli anni riuscendo a sfruttare al meglio i propri punti di forza: merito di Ventura e di un gruppo che sembra sempre più solido di anno in anno, e questi i miglioramenti costanti ne sono la riprova.