Il Toro che non t’aspetti ma che tutti i tifosi sognavano di vedere tiene sotto scacco la Roma per un’ora abbondante creando almeno cinque palle gol clamorose senza però riuscirne a concretizzare neanche una, colpendo due legni.Cambiano gli interpreti ma il risultato sottoporta non cambia, non riusciamo a segnare!Oggi la porta di Doni sembrava stregata però c’è da dire che gli errori dei granata sono stati clamorosi, il portiere giallorosso ha dovuto effettuare solamente due interventi uno su Zanetti e uno su Di Michele
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Il Toro che vogliamo vedere
Novellino abiura il suo 442 e il Toro sembra volare, Rosina ma soprattutto Di Michele mettono ripetutamente in difficoltà la difesa giallorosa, Bjelanovic torna ad essere il giocatore ammirato nelle prime giornate e nonostante la sua partenza sia troppo nervosa tale da meritare un giallo dopo neanche dieci minuti per il terzo fallo consecutivo commesso, vince parecchi contrasti facendo da sponda per i compagni risultando sempre concreto e utile tatticamente.A meta campo ripetiamo che Corini con due mediani reattivi e grintosi al suo fianco come Barone e Zanetti riesce a diventare il metronomo di cui il Toro ha bisogno, ho voluto mettere gli aggettivi reattivi e grintosi per differenziare i mediani scesi in campo oggi da Grella che a mio parere è solo grintoso.L’assenza di giocatori granata in mediana sulle fasce unita al modulo tattico della Roma a una punta ha permesso a Lanna e Comotto di riversarsi costantemente a supporto dell’azione offensiva, creando superiorità numerica sulle fasce.Domenica a Napoli purtroppo mancheranno entrambi e abbiamo solo un sostituto di ruolo essendo Rubin infortunato, probabilmente vedremo o l’arretramento di Vailatti o più realisticamente lo spostamento di Dellafiore se Natali si riprenderà.La coppia di difensori centrale è quella che fino a questo punto si è rivelata la più affidabile, insomma il Toro di oggi è il miglior Toro che Novellino può mettere in campo relativamente ai difensori e centrocampisti, per l'attacco dovrà valutare di volta in volta i tre da schierare.
Novellino ha caricato la squadra a mille studiando bene l’atteggiamento tattico che era quello di pressare la Roma senza darle possibilità di ragionare e di attuare il suo gioco che è il più bello di quelli che si giocano in Italia.Alla fine del primo tempo mi chiedevo ma chi è il Toro e chi è la Roma, non credevo ai miei occhi, ma nello stesso tempo pensavo che era un delitto sportivo non finire il primo tempo in vantaggio e avevo paura che la partita poi andasse come tante volte nella nostra storia è andata.L’inizio della ripresa col gol annullato (giustamente) occasioni sprecate, traversa e un leggero calo fisico da parte nostra e la correzione tattica effettuata da Spalletti suffragavano la mia tesi.Una volta tanto la beffa non è arrivata, ma è uscito dal campo un risultato fortemente ingiusto vista la partita svolta da entrambe le squadre, però quando si sbagliano certe occasioni bisogna anche saper fare “mea culpa”
Il Toro visto oggi rabbioso, determinato, tecnico e soprattutto concentrato vorremmo vederlo anche contro le squadre di un livello inferiore a quello della Roma dell’Inter del Milan e dell’altra squadra di Torino, è sulla concentrazione oltre che sullo sviluppo dell’azione in fase di possesso palla che Novellino dovrà puntare per portare il Toro in una situazione di classifica più consona al valore della rosa; la concentrazione che non ci ha permesso di vincere partite già vinte (Reggina e Catania su tutte). Questo è il Toro che ci potrà far divertire al di la del vincere e del perdere, questo è il Toro che i tifosi vogliono vedere, a cominciare da Napoli.
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