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Il Toro vi aspetta

Non solo i "numeri 10" e i bomber possono risultare "decisivi". Un'Inter senza Maicon, una Juventus senza Chiellini, e altri sarebbero gli esempi, perderebbero una discreta porzione del loro potenziale; e se...

Redazione Toro News

"Non solo i "numeri 10" e i bomber possono risultare "decisivi". Un'Inter senza Maicon, una Juventus senza Chiellini, e altri sarebbero gli esempi, perderebbero una discreta porzione del loro potenziale; e se il Torino non vanta giocatori di caratura internazionale, fatte le dovute proporzioni ci sono assenze che pesano altrettanto.

"Così, i recuperi di Claudio Rivalta, Angelo Ogbonna ed Elvis Abbruscato saranno molto importanti, per la squadra granata. Il neoacquisto di Gennaio è stato visto all'opera per 130 minuti circa, peraltro buoni, mentre il suo -teorico- sostituto, Colombo, prendeva a crescere per coraggio e per rendimento. Ma la maggior esperienza dell'ex-atalantino potrebbe fare comodo in un finale di campionato da giocare sì all'arrembaggio, ma anche con grande attenzione: quella che Rivalta potrà garantire, oltre a fornire un'alternativa per la fascia destra che non sia lo spostamento forzato di un Dellafiore che ha ormai palesato quanto si trovi in difficoltà in quella posizione.

"Quanto possa essere utile Angelo Ogbonna a questa squadra è cosa che il giovane difensore ha dimostrato semplicemente con le sue prestazioni. Anche per lui, come per Rivalta, l'ultima è stata quella di San Siro, e fu una grande partita, a livello individuale. Nelle ultime gare, Pisano ha mostrato di aver ripreso confidenza con il suo ruolo originario, ed anche una certa intraprendenza; ma il coraggio che il coloured del Toro è capace di infondere nei compagni, con le sue sgroppate ed i suoi recuperi anche su palloni che sembrano persi, è una risorsa per Novellino. E' ormai pronto a tornare in campo, così come Rivalta.

"Chi non è ancora pronto del tutto, ma gli manca poco, è invece Elvis Abbruscato. Inizialmente dato per out fino al termine della stagione, dopo la stupida, tragica caduta di Siena, l'attaccante ha invece bruciato i tempi, ed è prossima una sua convocazione da parte del mister. E mai avremmo sospettato, al momento dell'infortunio, quante speranze avremmo riposto in lui: con la partenza di Amoruso (su sua stessa, pressante richiesta), infatti, rimane così lui l'unica vera seconda punta in organico, non essendolo per natura nè Rosina o Gasbarroni, nè Stellone. E un giocatore in grado di dare profondità ma anche rapidità, facendo i tagli che Bianchi non sa fare (per caratteristiche), ma anche di approfittare degli spazi che il centravanti può aprire, e potrà tornare oltremodo utile ad un Torino che, ora più che mai, soffre terribilmente di sterilità offensiva.