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Il Toro visto coi numeri

di Stefano Rosso

 

Ormai il campionato sta giungendo alle battute finali e, sebbene la matematica ancora non abbia incoronato Siena e Atalanta, il Torino può soltanto sperare nella lotteria dei playoff...

Stefano Rosso

di Stefano Rosso

Ormai il campionato sta giungendo alle battute finali e, sebbene la matematica ancora non abbia incoronato Siena e Atalanta, il Torino può soltanto sperare nella lotteria dei playoff per conquistarsi l’accesso alla massima serie. Diventano quindi fondamentali gli ultimi quindici punti ancora in palio.

Tralasciando i soliti proclami del tipo “saranno cinque finali” o “bisogna giocarle tutte come se fossero l’ultima” che sicuramente il silenzio stampa imposto impedirà agli addetti ai lavori di raccontarli, in queste righe andremo ad analizzare le prossime tre avversarie del Toro dal punto di vista dei numeri.

Cominciando con l’impegno imminente di sabato contro il Piacenza all’Olimpico si può facilmente osservare che l’andamento della formazione emiliana in trasferta è stato piuttosto altalenante: tre vittorie, otto pareggi e sette sconfitte i ragazzi di Madonna hanno raccolto solo 17 dei 42 punti collezionati finora in classifica. A migliorare le aspettative granata si può anche citare il periodo di forma non ottimale, se si eccettua il pareggio esterno raccolto contro il Novara, della compagine piacentina: la vittoria casalinga manca dal 12 marzo contro il Crotone, mentre per i tre punti esterni bisogna tornare indietro ancora di una settimana, in occasione della trasferta corsara di Trieste. Da allora tre sconfitte interne contro Portogruaro, Pescara e Cittadella e due sconfitte ed un pareggio fuori, contro Atalanta, Vicenza e appunto Novara.

A rincarare la dose possono intervenire le statistiche sulla differenza reti: nonostante la presenza in rosa di Daniele Cacia, secondo in classifica marcatori assieme a Rolando Bianchi, la formazione di Madonna lontano da Piacenza viaggia con un passivo di -11 in virtù delle 28 reti subite (una in meno rispetto alle statistiche casalinghe) e delle sole 17 segnate (circa la metà rispetto ai numeri registrati al Garilli).

Decisamente meno confortanti i numeri in arrivo dalla Toscana: il Siena, che ospiterà i granata fra quindici giorni, viaggia su numeri e medie decisamente differenti rispetto alla formazione emiliana anche se nell’ultimo turno di campionato è incappato in un 1-2 interno contro il Portogruaro, collezionando la seconda sconfitta casalinga della stagione ed interrompendo una striscia positiva di cinque risultati utili consecutivi. Con le 38 reti segnate alla Montepaschi Arena i bianconeri di Conte vantano il miglior attacco casalingo (e del campionato, contando le restanti 18 messe a segno in trasferta, al pari del Toro), mentre le appena 12 reti subite denotano una certa difficoltà per le avversarie ad andare in gol in terra toscana.

Il trittico preso in esame si conclude con l’impegno casalingo contro la Triestina: la formazione alabardata, penultima in campionato, sta cercando di risalire la china ed ha collezionato tre risultati utili consecutivi andando a vincere con Sassuolo e Portogruaro ed impattando in casa contro il Livorno di Novellino. I numeri tuttavia non sono particolarmente sorridenti ai Giuliani: il rendimento in trasferta è decisamente basso (solo tre vittorie a discapito delle otto sconfitte) e le appena 15 reti segnate, una soltanto in meno rispetto alle realizzazioni casalinghe, denotano una sterilità offensiva che mal si accompagna alle 29 marcature già subite. Un altro impegno, almeno sulla carta, che il Torino dal punto di vista dei numeri non dovrebbe fallire.

(Foto Dreosti)