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Il turnover l’arma in più di Ventura

di Andrea Piva - Quello di sabato sarà un giorno cerchiato con il pennarello rosso nel calendario di casa Toro. Questo perché, con la partita contro il Bari, avrà inizio un vero e proprio tour de force per...

Redazione Toro News

di Andrea Piva - Quello di sabato sarà un giorno cerchiato con il pennarello rosso nel calendario di casa Toro. Questo perché, con la partita contro il Bari, avrà inizio un vero e proprio tour de force per la squadra granata che dovrà scendere in campo ogni tre giorni. Dopo aver affrontata i galletti pugliesi, Bianchi e compagni dovranno infatti vedersela con la Reggina il 25 aprile, il Crotone il sabato successivo, il Livorno nel turno infrasettimanale del 1 maggio, poi ancora di sabato contro il Padova. Ma potrebbe non essere ancora finita qui, dopo aver giocato con i patavini, il Toro potrebbe essere impegnato con il Sassuolo nel recupero dell'ultimo turno di campionato e, infine, contro il Pescara. Ritmi più da squadra di Champions League che di serie B. Per far fronte a questo calendario fitto, Ventura ha a sua disposizione un'unica arma: quella del turnover. “Il Toro può vantare una rosa ampia. Il mister magari ci farà fare un po' di turnover in questo modo sentiremo meno la fatica dei tanti impegni ravvicinati” aveva detto ieri Stevanovic. La rotazione dei calciatori che scenderanno in campo, sarà quindi con ogni probabilità una delle caratteristiche del Toro di questo finale di stagione. Il turnover che Ventura presumibilmente adotterà, non riguarderà solo alcuni giocatori in particolari ruoli, come ad esempio la staffetta tra Bianchi e Meggiorini, in cui il capitano era schierato per le partite casalinghe e il numero sessantonove per quelle in trasferta, che è andata in scena dall'arrivo dell'ex Novara a Torino. Quella che il tecnico granata ha in mente è una rotazione quasi totale della sua squadra. Tra una partita e l'altra si potrebbe vedere quindi un Toro diverso per 7/8 undicesimi.I giocatori che finora hanno trovato meno spazio, come ad esempio De Feudis (nella foto di M. Dreosti) o anche Masiello, che non ha ancora fatto il suo esordio in maglia granata, potrebbe così avere qualche chance per giocare con più frequenza di quanto fatto finora.