di Edoardo Blandino
toro
In attesa di segnali
di Edoardo Blandino
Ripartire dai giovani. Si dice ogni volta e non si fa quasi mai. Alla fine prevale la voglia di puntare su gente più matura ed esperta, già rodata per i futuri...
"Ripartire dai giovani. Si dice ogni volta e non si fa quasi mai. Alla fine prevale la voglia di puntare su gente più matura ed esperta, già rodata per i futuri impegni che la squadra affronterà. Ecco allora che si va alla caccia di qualche ragazzo interessante, magari ci si informa ma poi si molla la presa e si vira sul solito vecchietto al grido di: «Era proprio il giocatore che ci mancava». Almeno, questo è quello che è successo negli ultimi anni. Ma è andata a finire male. Eppure nella squadra granata non ci sono solo pensionabili. Anzi, qualche ragazzo interessante c’è pure passato quest’anno. Qualche mese fa abbiamo sottolineato l’importanza della salvezza, ma non solo per una questione di introiti e prestigio derivanti dal campionato di A, bensì per la possibilità di dare finalmente una parvenza di continuità ad questo pseudo progetto targato Cairo. Almeno per quanto riguarda la rosa ed i calciatori. Dopo anni di uomini tesserati sulla via del tramonto e spogliatoi in cui il più giovane aveva almeno un’esperienza decennale, c’era finalmente un gruppo non più alle prime armi, però con ancora molto potenziale da esprimere. Ma è arrivata la retrocessione. E bisogna ricominciare da capo, o quasi. Intanto arrivano interessamenti sempre più forti per i vari Dzemaili, Bianchi, Natali, Sereni e Rosina. Senza contare i baby Ogbonna e Rubin, oltre che al futuro svincolato Vailatti o ai giovani e già affermati Dellafiore, Abate e Saumel. Ma la società si affretta a dire che non vuole cedere i pezzi migliori. In queste stagioni, però, il tifoso si è abituato a promesse disilluse, tanti giri di parole e pochi fatti. Per una volta vorremmo che la dirigenza desse un segnale forte. Certo, è molto difficile, se non impossibile, che ciò accada e la nostra è più una provocazione che un suggerimento, ma perché non provare a tenere tutti i pezzi di valore, a costo di arrivare alle buste con le altre società? Perché non liberarsi con una buonuscita, magari anche rischiando di rimetterci, di tutti quei calciatori in esubero over30 che gonfiano il monte ingaggi? La situazione – lo sappiamo – è paradossale ed è improbabile che accada. Ma questo, almeno, sarebbe un segnale forte dalla società. Un segnale che la gente sta aspettando da tempo. Un segnale per dire che il vento è finalmente cambiato.
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