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Inter-Torino 1-1, Rampanti: “Qualcosa è cambiato. E non si tratta solo di moduli…”

Serino, ieri il più bel Toro della stagione ha fermato l’Inter a San Siro. E’ stata una delle migliori partite degli ultimi anni, non solo della stagione. Questo risultato conferma quello che già dicevamo: se andiamo a vedere la...

Lorenzo Bonansea

"Serino, ieri il più bel Toro della stagione ha fermato l'Inter a San Siro.

"E' stata una delle migliori partite degli ultimi anni, non solo della stagione. Questo risultato conferma quello che già dicevamo: se andiamo a vedere la prestazioni dei "nuovi" contro l'Inter, nessuno di loro (Burdisso, Ansaldi, N'Koulou, Rincon...) in questa partita ha meritato un voto inferiore al 7. E si giocava con l'Inter... Questo vuol dire che la squadra con questi acquisti si è sicuramente rafforzata. Lo avevo già detto, e lo ribadisco. Poi si può sempre dire "se ci fosse quello e quall'altro", ma noi dobbiamo vedere quello che abbiamo: secondo me sono arrivati giocatori forti, e mi piace sottolinearlo perché a volte sento commenti eccessivamente negativi...

"Hai parlato dei "nuovi" schierati titolari, che effettivamente hanno ben impressionato. Ma su Niang cosa mi dici?

"Su Niang l'errore principale è stato farlo giocare quando non era in condizione, e quindi subito si è vista la brutta copia di questo ragazzo. Lui mi è sembrato non adatto a questa squadra, poi spero di sbagliarmi, che lui si riprenda e che il tecnico gli trovi una posizione. Ho avuto subito dei dubbi... Adesso il problema principale sarà riuscire a mantenere questa squadra su questo livello, e cercare al bisogno - piano, piano - di rinserirlo.

"La svolta del Toro, già iniziata contro il Cagliari, passa anche e soprattutto dal "ritorno" al 4-3-3.

"Si, ora c'è una nuova disposizione in campo. Al 99% dei tifosi non piaceva l'impianto precedente, ma dalla partita contro il Cagliari è evidente che qualcosa è cambiato. E non si tratta solo di numeri e modulo. E' stata scalfita la vecchia mentalità e la squadra è stata cambiata, ora è compatta. Era evidente che questa cosa non piaceva e non pagava.

"Tornando sulla gara contro l'Inter, Iago Falque ha fatto grandissima differenza ieri pomeriggio. 

"Cosa ti avevo detto? L'ho sempre detto che è un giocatore fantastico, l'anno scorso ha fatto 12 gol - e per un'ala è incredibile. E' fantastico. Si parla di Suso del Milan, ma secondo me Iago è anche superiore perché aiuta di più la squadra. E' sempre stato un po' sottovalutato queto giocatore, ma io (che ho scoperto Chiellini a 15 anni e ho preso Vieri) di giocatori un po' - modestia a parte - me ne intendo...

"Oltre a Iago, anche Burdisso - alla prima con la maglia granata - ha fatto vedere grandi cose

"Questo fa capire una volta di più la bontà di questi acquisti e della politica del Torino. Bisogna dare il giusto peso a questi acquisti, e valutarli positivamente non è stato difficile. Anche perché come metro di valutazione io mi sento molto in sintonia con Petrachi, a volte mi hanno meravigliato in negativo certe critiche su alcuni giocatori. Burdisso è uno che a 36 anni si è fatto trovare pronto, nella maniera che abbiamo visto, e senza aver giocato partite da mesi, è sceso in campo in quel modo - e questo sottolinea ancora di più la bravura di chi ha fatto il mercato. La società ha dimostrato di saper lavorare, poi nessuno è perfetto... Però sono tanti i colpi buoni che ha fatto.

"Serino, tornando al mercato e unendo il discorso col cambio modulo, balza però all'occhio un aspetto: questa squadra è stata costruita (con un attacco folto e una mediana un po' più scarna) per giocare col 4-2-3-1., e ora si è passati al 4-3-3. Non credi ci sia stata poca lungimiranza?

"Il discorso delicato è a centrocampo, è quello il soggetto sensibile di questa situazione programmata e che poi si è dovuta cambiare. Secondo me c'è voluto un po' troppo per cambiare, ma l'importante è che si sia accesa la lampadina. Ad ogni modo, quando si fa un organico, si cerca di raggiungere la sintesi di una mediazione tra allenatore e società: da questa mediazione è arrivato un centrocampo che doveva giocare a due, ma che alla fine giocherà a 3. Però alla fine, se ci pensi, in squadra ci sono 5 potenziali titolari: quelli di ieri, più Valdifiori e Acquah. E ti dirò di più, ci sono anche Iago, Ansaldi e Ljajic all'occorrenza. Non vedo emergenza, ci sarebbe solo se non si sfrutta l'adattabilità di alcuni giocatori. Benassi? E' arrivato Rincon, che ha irrobustito il centrocampo. Benassi è bravo nell'inserimento, ma noi ce l'avevamo già giocatori come quelli. Si aveva bisogno di giocatori che facessero quel lavoro sporco lì in mezzo... Rincon è importantissimo, valorizza gli altri - come Baselli e Obi. Dà tempi e copertura. Io non rimpiango Benassi, visto come è stato sostituito. Zappacosta? Sarebbe importante, ma come facevi a rifiutare quella cifra e a spegnere la sua voglia di andare al Chelsea? Bisogna raggiungere sempre una giusta mediazione. Con questa politica, la squadra di fatto è diventata più robusta.

"Infine, secondo te come si è arrivati a questa svolta positiva dopo diverse prestazioni negative?

"Si era sul filo del rasoio, una soglia dove potevi cadere o rinascere. E proprio su quella soglia la squadra si è ritrovata. Ma non trascurerei in questo contesto l'ambiente, il fatto che il Toro abbia aperto le porte del Filadelfia e che 1500 tifosi si siano presentati a sostenere la squadra in ogni caso. E questo è un aiuto in più, e purtroppo questo aspetto non è considerato molte volte. Troppe volte non si aprono le porte... Bisognerebbe avere più sensibilità, è un valore aggiunto.