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Kamil Glik: per il Torino, molto più che un capitano

Torino-Genoa 2-1, focus on Glik / Da vero Capitano, si carica sulle spalle la squadra: lui è l'emblema di questa squadra, abituata a non mollare nonostante le...

Federico Lanza

"Il solito errore in fase di impostazione. La solita leggerezza difensiva. Il gol subito che odora di beffa. Torino-Genoa, ancora una volta, sembrava indirizzata verso una sconfitta amara, nella quale i granata avrebbero combattuto sì, senza però segnare, come spesso era accaduto nelle partite precedenti. Il copione, però, questa volta era diverso, il regista del calcio ha voluto un epilogo felice.

"E allora è così che Kamil Glik – come cantava De Gregori – “mise il cuore dentro le scarpe e corse più veloce del vento, prese un pallone che sembrava stregato” e regalò al Torino una vittoria importantissima. Il successo contro i rossoblù scaccia le ombre di una possibile crisi di gioco e di identità; tre punti fondamentali che allontanano il Torino dai bassifondi della classifica, per una scalata che – speriamo – sia solo all'inizio.

"Il carattere mostrato dalla squadra rispecchia pienamente le peculiarità tecnico-caratteriali del suo capitano, autore di un'incredibile doppietta: disordine tattico, irruenza fisica e agonismo esasperato. Forse la partita più fisica e “maschia” giocata dal Torino finora, trascinato da un giocatore che, forse più degli altri, èìha sposato ed è pronto a giurare amore ai colori granata. Direte: “piano con le promesse e i proclami” ma se Ventura dovesse dire che il polacco per una grande squadra, non stupirebbe più di molto sentire rispondere “Ma io in una grande squadra ci sono già.” La pulizia degli interventi non sarà quella di Moretti, il piede non sarà quello del difensore-regista, ma di fatto ha una grande qualità che lo ha elevato a simbolo ed icona di questo Torino: il carattere.

"Pochi giocatori, al giorno d'oggi, sarebbero stati capaci di caricarsi sulle spalle il peso di un gruppo in difficoltà e di una tifoseria in subbuglio. Il campionato, per i più diversi motivi, sta deludendo le attese, ma il carisma e la rabbia di Glik sono rimasti uguali. Anzi, forse il polacco ha acquisito ancora più consapevolezza dell'importanza che il suo ruolo ricopre dentro lo spogliatoio. Pronto a spingere al Franchi contro la Fiorentina durante l'ultima giornata di campionato, pronto ieri a tirare fuori le unghie per difendere una vittoria che potrebbe seriamente cambiare l'inerzia della stagione del Torino.

"Troviamo una declinazione del suo carattere anche nelle dichiarazioni post-partita: “Dedico questa vittoria al nostro allenatore. Ci teneva tanto.” Quel mister, Ventura, che spesso fa arrabbiare per i suoi interventi scoordinati ma al quale rivolge parole sincere, di stima e affetto. Parole da uomo, ancor prima che da calciatore. Merce rare in questo calcio moderno.