Detto questo, non c’è alcun dubbio sul fatto che il potenziale a disposizione del nuovo tecnico Stefano Colantuono sia di primissimo ordine, ed assolutamente adeguato per garantire alla società ed ai tifosi un altro campionato di medio-alta classifica. Il vulcanico presidente Zamparini ha avuto il buonsenso di non smembrare una formazione capace di arrivare ad un passo dalla qualificazione alla Champions League, e le operazioni di mercato condotte dal diesse Foschi si sono ridotte al minimo indispensabile: la difesa, imperniata sul sempiterno portiere Fontana e sui nazionali Barzagli e Zaccardo, è stata confermata in blocco ed arricchita dal ritorno di Rinaudo (reduce da una buona stagione in prestito a Siena), mentre a centrocampo il fosforo del neogranata Corini è stato sostituito dalla corsa e dal senso tattico di Giulio Migliaccio, uno dei giocatori più sottovalutati della Serie A, voluto fortissimamente da Colantuono (col quale ha condiviso due stagioni esaltanti a Bergamo, quasi sempre da titolare inamovibile). Oltre ai ben conosciuti Diana, Simplicio, Bresciano, Tedesco e Guana, da tenere d’occhio anche il giovane nazionale serbo Bosko Jankovic, esterno sinistro di grande prospettiva capace di coniugare qualità e quantità: insomma, davvero un pacchetto centrale di notevole levatura, considerata anche la presenza dell’ex catanese Caserta.
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La prossima avversaria: il Palermo
Qual è la vera faccia del Palermo? Che tipo di avversaria si deve aspettare il Toro domenica pomeriggio sul terreno del “Renzo Barbera”? Fatte salve le incognite legate alla sosta per gli impegni della Nazionale, e...
Se la struttura di difesa e centrocampo è rimasta sostanzialmente inalterata, altrettanto non si può dire del reparto avanzato. Partiti Caracciolo e Di Michele, uno dei tre ex rosanero arrivati al Toro (oltre a Dellafiore ed al già citato Corini) e completato il fondamentale recupero del brasiliano di passaporto italiano Amaurì, fantastico protagonista della prima parte dello scorso torneo prima che il gravissimo infortunio patito a dicembre 2006 contro il Siena ponesse fine alla sua stagione, Foschi e Zamparini hanno ben presto individuato il proprio obiettivo numero uno: Fabrizio Miccoli, reduce da due eccellenti stagioni in Portogallo con la maglia del Benfica ed autentico fiore all’occhiello del mercato del Palermo. Quella che il bomber tascabile è andato a formare con Amaurì è una coppia d’attacco sulla carta davvero devastante, perfetto mix di potenza, tecnica e velocità: e sullo sfondo, ma non troppo, c’è il talento cristallino del ventenne uruguayano Edison Cavani, che sul finire dello scorso torneo ha mostrato a più riprese le sue straordinarie capacità e che Colantuono sta provando a “riciclare” come esterno destro di centrocampo nel suo consueto e solidissimo 4-4-2.
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