"Un calendario spietato non dà al Toro nemmeno il tempo di leccarsi le ferite per il pesante (per quanto atteso) rovescio di San Siro: dopo l’Inter capolista, è infatti il turno della Roma seconda in classifica, reduce dal deludente pari di Livorno e quindi desiderosa di rifarsi immediatamente per non perdere ulteriore terreno dai campioni d’Italia in carica.
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La prossima avversaria: la Roma
Un calendario spietato non dà al Toro nemmeno il tempo di leccarsi le ferite per il pesante (per quanto atteso) rovescio di San Siro: dopo l’Inter capolista, è infatti il turno della Roma seconda in...
"E’ proprio da questo aspetto, potenzialmente negativo per la formazione granata, che Novellino può trarre qualche buon auspicio per il match di domenica: non è infatti la prima volta che la Roma fatica contro un’avversaria di livello inferiore, come si era già visto un mese fa ad Empoli, ed un Toro ben messo in campo come quello del primo tempo di Milano può sicuramente dare qualche grattacapo alla squadra di Spalletti. E chissà che non si possa ripetere il “miracolo” del 13 maggio scorso, quando un gol di Muzzi all’Olimpico (su “gentile omaggio” di Chivu) regalò alla squadra allora allenata da Gianni De Biasi tre punti rivelatisi poi fondamentali per raggiungere la salvezza. Certo, quella era un’altra Roma, senza stimoli e con molti titolari in panchina in vista della successiva finale di Coppa Italia con l’Inter, un lusso che ovviamente Spalletti non concederà anche stavolta.
"Fatte le dovute premesse, è chiaro a tutti che per portare a casa qualcosa di buono servirà il miglior Toro della stagione o quasi, perchè se la Roma gioca come sa diventa durissima per chiunque, specialmente ora che capitan Totti è tornato a disposizione. Come noto, il 4-2-3-1 del tecnico toscano, basato su un gruppo molto ampio ma sempre di straordinaria qualità tecnica, è capace di esprimere il miglior calcio italiano (e non solo), grazie ad un tourbillon fatto di gioco in velocità, tocchi di prima, inserimenti senza palla e via dicendo: insomma uno spartito recitato a memoria, un meccanismo oliato alla perfezione, che a volte cade vittima più di una sorta di autocompiacimento (che si traduce in mancanza di concretezza e “cinismo”) che della capacità delle avversarie di contrastarlo. E domenica dovrebbe anche tornare a disposizione di Spalletti uno dei suoi interpreti più importanti, Simone Perrotta, che sta recuperando dalla pubalgia.
"I numeri della Roma in queste prime 15 giornate parla di nove vittorie, cinque pareggi ed una sola sconfitta (il pesante 1-4 in casa con l’Inter), mentre il bilancio esterno fa ancora più paura: cinque vittorie e tre pareggi, anche se due di questi – come già ricordato – sono arrivati contro Livorno ed Empoli. I gol messi a segno sono 31, due in meno dell’Inter, ma quelle subite sono state ben 18, una sola un meno del Toro, un dato che fa della retroguardia giallorossa la peggiore fra le prime sei in classifica.
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