"Nel calcio moderno non si gioca più in 11 contro 11, ma in 14 contro 14. Con l'introduzione delle tre sostituzioni, ormai gli allenatori si possono sbizzarrire, cambiando quasi un quarto della squadra titolare. In alcuni casi i giocatori che entrano in campo non sono in grado di dare un contributo fondamentale, in altre occasioni il loro apporto è determinante ai fini del risultato finale. Questo è stato il caso di sabato. Lerda nell'intervallo ha mandato a scaldare Gasbarroni e Pellicori, due uomini che in questa prima parte di campionato sono stati impiegati con il contagocce. Entrambi si sono tolti la tuta, sono entrati in campo ed hanno messo lo zampino nel successo del Torino.
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La qualità (dei minuti) batte la quantità
Nel calcio moderno non si gioca più in 11 contro 11, ma in 14 contro 14. Con l'introduzione delle tre sostituzioni, ormai gli allenatori si possono sbizzarrire, cambiando quasi un quarto della squadra...
"Gasbarroni ha servito a Iunco l'assist per la rete dell'1-0, mentre Pellicori si è dimenticato i tanto spettacolari quanto inutili colpi di tacco e con un colpo di testa da grande attaccante ha trafitto Handanovic per il 2-0. Ma entrambi i ragazzi non si sono limitati alla giocata personale in occasione delle reti. Tutti e due si sono sbattuti dal primo all'ultimo secondo della ripresa, aiutando la squadra in difesa e in attacco. Gasbarroni, oltre al passaggio a Iunco, ha fatto delle giocate importanti, nonostante si sia dimostrato ancora una volta più uomo-assist che goleador. Pellicori ha conquistato dei falli importanti a metà campo, giocando molto di fisico e di esperienza. Con la partita di ieri ha dimostrato di poterci stare in questa squadra e di poter anche dare il proprio contributo nella scalata impervia verso la Serie A. Sia Gasbarroni che Pellicori sono entrati in campo con l'atteggiamento giusto: un atleta può rimanere in campo per tutto il match e non incidere mai, oppure può giocare per 20 minuti ed essere determinate. A differenza di alcune Susperstar, i due granata si sono resi conto come non sempre conti il numero complessivo dei minuti giocati, bensì la qualità dei secondi trascorsi in campo.
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