"Su queste colonne avevamo sottolineato, nel post-Verona, che nel secondo tempo contro gli scaligeri il Torino aveva dimostrato di esserci, almeno dal punto di vista nervoso, e che l'unica cosa da fare era ricompattarsi e reagire a quella ingiusta sconfitta, un risultato frutto soprattutto di episodi. Ebbene, per fortuna dei granata questo è quanto successo a Cagliari: la rabbia con cui il Torino è sceso in campo, unita ad alcuni cambiamenti sacrosanti apportati alla formazione da parte del tecnico Ventura, ha fatto sì che il Torino portasse a casa tre punti a dir poco importanti.
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La reazione è arrivata: a Cagliari una conferma, il Torino non è sparito
Cagliari Torino 1-2 / La sconfitta ingiusta col Verona ha dato la scossa che serviva: la squadra di Ventura può avere dei limiti, ma lotta ed è unita
"La squadra granata ha dimostrato di credere nelle sue possibilità e nel lavoro iniziato il 1° luglio, nonostante un avvio di campionato opaco, ed è riuscita a ribaltare il vantaggio cagliaritano, causato (spiace sottolinearlo) dal terzo errore nelle ultime tre partite di Padelli, il portierone granata tante volte importante in passato ma ora in evidente calo di forma. Ha confermato di avere qualche limite e molto su cui lavorare (la partita non è stata chiusa con il terzo goal e nel secondo tempo il baricentro era un po' troppo basso) ma anche qualcosa di buono da far vedere; e ha scoperto in Bruno Peres un'arma in più dal peso specifico potenzialmente importante. Ora c'è davvero curiosità di vedere se prossimamente l'ex Santos si confermerà sui livelli della partita di Cagliari
"Un plauso va fatto a Giampiero Ventura, che ha avuto il coraggio e il buonsenso di cambiare. Con il rilancio di Gazzi titolare, impiegato insieme a O' Professò Vives, ha restituito solidità alla squadra nella parte centrale del campo, e introducendo la variante delle due mezzepunte (Sanchez Mino + El Kaddouri) che galleggiavano in mezzo alle linee cagliaritane ha conferito un po' più di qualità alla manovra, obbligando i terzini sardi a stringere verso il centro, cosa che ha consentito a Darmian e Peres di avere più spazio sulle fasce. Il fatto che le reti siano arrivate su situazioni di palle inattive, è poi una bella gratificazione del lavoro svolto in allenamento.
"Il Toro torna quindi a casa con tre punti importanti per il morale, perché è stato spezzato il digiuno di goal ed è stato abbandonato quell'ultimo posto in classifica che poco si confà a una squadra che nel frattempo sta anche esportando la sua immagine in Europa. E domenica arriverà a Torino la Fiorentina, squadra di qualità assoluta ma in un momento non così brillante... Il nostro campionato inizia adesso, dice Fabio Quagliarella: che il bomber napoletano non abbia ragione?
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