di Valentino Della Casa
toro
La svolta, un’altra volta
di Valentino Della Casa
A Modena per il morale. A Modena per la classifica. Come da un po’ di tempo a questa parte, evitando anche le più facili retoriche, ogni partita è una...
A Modena per il morale. A Modena per la classifica. Come da un po’ di tempo a questa parte, evitando anche le più facili retoriche, ogni partita è una mezza finale, per il Toro, che non può praticamente permettersi di sbagliare. La fortuna vuole che gli sbagli siano frequenti anche da parte di terzi, ma la fortuna, però, non ha come sinonimo la parola promozione.Modena-Torino di oggi, è, per l’ennesima volta, la partita della svolta. Moltissime ne ha fallite il Toro, forse due ne ha azzeccate, quest’anno: Torino-Grosseto (Colantuono bis) e Torino-Frosinone. Un bottino troppo magro, per poter essere felici. E infatti il Toro adesso è tutt’altro che felice, ma concentrato. Concentrato verso quell’obiettivo minimo che, oggettivamente, è ancora alla portata: i play off. Certo, alla portata, almeno a livello di punti, sarebbe anche la promozione diretta. Ma troppi sono stati i passi falsi, e, forse, a questo punto potrebbe essere troppo tardi.Partita della svolta, si diceva. Una delle ultime. Forse l’ultima addirittura, perché poi gli scontri diretti (o almeno, i potenzialmente diretti) saranno tutti a fine stagione, se si eccettuano le trasferte a Lecce e Modena (ma per il Sassuolo), e allora, forse, i giochi potrebbero essere già chiusi. Partita della svolta anche per dimostrare che il Toro c’è, che Ancona è stato un incidente (si spera tra gli ultimi) di un tormentato percorso che vede la squadra comunque, anche come dice Fantini, in un’intervista a TN, “in ripresa”.Poco importa, se il Toro giocherà male. Ora servono punti come il pane. E il Toro (tifosi compresi) hanno veramente molta fame. E poi, si sa, l’appetito vien mangiando.
(foto M.Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A Modena per il morale. A Modena per la classifica. Come da un po’ di tempo a questa parte, evitando anche le più facili retoriche, ogni partita è una...
A Modena per il morale. A Modena per la classifica. Come da un po’ di tempo a questa parte, evitando anche le più facili retoriche, ogni partita è una mezza finale, per il Toro, che non può praticamente permettersi di sbagliare. La fortuna vuole che gli sbagli siano frequenti anche da parte di terzi, ma la fortuna, però, non ha come sinonimo la parola promozione.Modena-Torino di oggi, è, per l’ennesima volta, la partita della svolta. Moltissime ne ha fallite il Toro, forse due ne ha azzeccate, quest’anno: Torino-Grosseto (Colantuono bis) e Torino-Frosinone. Un bottino troppo magro, per poter essere felici. E infatti il Toro adesso è tutt’altro che felice, ma concentrato. Concentrato verso quell’obiettivo minimo che, oggettivamente, è ancora alla portata: i play off. Certo, alla portata, almeno a livello di punti, sarebbe anche la promozione diretta. Ma troppi sono stati i passi falsi, e, forse, a questo punto potrebbe essere troppo tardi.Partita della svolta, si diceva. Una delle ultime. Forse l’ultima addirittura, perché poi gli scontri diretti (o almeno, i potenzialmente diretti) saranno tutti a fine stagione, se si eccettuano le trasferte a Lecce e Modena (ma per il Sassuolo), e allora, forse, i giochi potrebbero essere già chiusi. Partita della svolta anche per dimostrare che il Toro c’è, che Ancona è stato un incidente (si spera tra gli ultimi) di un tormentato percorso che vede la squadra comunque, anche come dice Fantini, in un’intervista a TN, “in ripresa”.Poco importa, se il Toro giocherà male. Ora servono punti come il pane. E il Toro (tifosi compresi) hanno veramente molta fame. E poi, si sa, l’appetito vien mangiando.
(foto M.Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA