"Dopo i recenti tragici avvenimenti, che hanno pesantemente messo in risalto l’ormai recidivo problema violenza nel mondo del calcio nostrano, abbiamo chiesto a voi, tifosi del Toro e lettori di Toronews, di dire la vostra, proponendovi un sondaggio a riguardo.
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La violenza spinge al disamore per il calcio?
Dopo i recenti tragici avvenimenti, che hanno pesantemente messo in risalto l’ormai recidivo problema violenza nel mondo del calcio nostrano, abbiamo chiesto a voi, tifosi del Toro e lettori di Toronews, di dire la vostra,...
"L’argomento si presta alla riflessione in prima persona del tifoso di calcio, quello vero naturalmente, e non quello che si spaccia per tale trovando nella manifestazione sportiva un prestesto per attuare violenza gratuita. E’ chiaro che il discorso andrebbe ampliato, più in generale, ai mali e alle pecche della nostra società, ma, nel nostro sondaggio, ci siamo limitati a chiedervi se, ed, eventualmente, come cambierà il vostro rapporto col calcio, dopo suddetti avvenimenti.
"Abbiamo proposto a voi lettori una serie di alternative tra cui poter scegliere e i risultati sono interessanti. La maggior parte dei partecipanti al sondaggio ha dimostrato che i fatti avvenuti non hanno suscitato particolare stupore, visto che, il 36%, dichiara di essere già consapevole dei mali del calcio italiano. Per questa buona parte di tifosi, ciò che è avvenuto lo scorso week-end non muterà il proprio rapporto col mondo del pallone. A conferma di tale tesi, il 34% continuerà ad andare regolarmente allo stadio.
"Queste percentuali mostrano, quindi, un preoccupante risultato, e cioè quello di una certa abitudine ormai alla violenza. Si è consapevoli che il problema esiste da anni e niente desta più tanto clamore, perché le guerriglie tra ultras e polizia sono tristemente all’ordine del giorno fuori e dentro gli stadi italiani. Questa è la realta purtroppo, non ci si stupisce più di fronte a tali fatti, perché tali fatti sembrano non essere più l’eccezione, ma la regola.
"Il restante 30% dei lettori di Toronews, si mostra più scosso e sensibile a ciò che è accaduto riempendo di vergogna il calcio del bel paese. Un 10% dichiara di essere confuso di fronte a tale degenerazione e di non saper più cosa pensare. Questa parte di tifosi, sembra essere ormai sconfortata e allo stesso tempo stizzita di fronte all’ennesima ferita provocata al cuore sano del calcio, per mano di balordi frustrati in cerca di protagonismo. L’ 8% dei partecipanti al sondaggio seguirà ancora il calcio, ma con più distacco. Distacco che vuol dire anche non andare più allo stadio (4%). L’ 1% dichiara invece che seguirà maggiormente il calcio estero.
"Soltanto un 7% dichiara di sentirsi, effettivamente, più lontano dal mondo del pallone dopo i fatti di Bergamo, Roma, Taranto e Milano, tanto per citare quelli più clamorosi. Senso di disamore, quindi, per uno spirito dello sport tradito e capovolto dal volere di masse di delinquenti. Da funzione aggregativa, di partecipazione collettiva, a fonte di violenza e sfogo criminale.
"Chissà se questo disamore non si trasformi, tra qualche anno, in un vero e proprio odio, verso lo sport che più è radicato nella cultura italiana, ma che sta sempre più diventando ostaggio e vittima di violenza e specchio di una società in cui fa sempre più paura vivere.
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