Largo ai giovani, giovani al largo

di Andrea Ferrini

''Il Toro non è l’ideale per i giovani'' ha dichiarato Dominique Malonga, da pochi giorni acquisito per intero dal Cesena. Come dargli torto?

In molti, dopo un’annata fallimentare, speravano di vedere qualche prodotto della vivaio promosso in prima squadra, pronto a dimostrare sul campo il proprio valore. Comi, Scaglia, Suciu, Malonga stesso erano i nomi più papabili per rinforzare l’ossatura di una squadra che troppe volte si è affidata a giocatori esperti che hanno deluso le attese.

Se da un lato per qualcuno è giusto andare a farsi le ossa in campionati inferiori, è anche vero che finché ai giovani non verrà data l’opportunità di misurarsi con campionati di valore, molto difficilmente riusciranno a dimostrare il proprio talento.

Operazioni come quella di Comi jr, molto simile a quella di Benedetti jr, lasciano più che perplessi. È vero che il Toro ha acquisito il 50% del cartellino di Verdi, uno dei giovani italiani più promettenti in circolazione, ma è anche vero che, in caso di esplosione dell’attaccante esterno, sarà difficile andare a contrattare con una società come il Milan. Il rischio è quello di ripetere quello successo per Abate, di fatto un prestito oneroso camuffato da comproprietà. Stesso discorso per Oduamadi.

Ora si attende di conoscere il destino di giocatori come Stevanovic, Gorobsov oltre ai già citati Suciu, Nitride e Gomis, per capire in che zona d’Italia verrà sparso questo giovane capitale granata.