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Lazio-Torino, discontinuità e magie: il duello Ljajic-Anderson promette scintille

Testa a testa / I due esterni, croci e delizie dei rispettivi tecnici, si affrontano: così determinanti eppure così difficili da catechizzare

Federico Bosio

"Estro, fantasia, imprevedibilità: elementi essenziali su un rettangolo verde, che possono far pendere le sorti di una partita in favore di una formazione rispetto agli avversari, e che potrebbero risultare davvero determinanti anche lunedì sera, allorquando il Torino affronterà la Lazio a domicilio per il posticipo di giornata. Una gara tra due compagini che si presentano ricche di pedine corrispondenti alle sopra elencate caratteristiche: sono parecchi i giocatori sia tra le fila biancocelesti che tra quelle granata dotati di particolare talento e tra questi in particolare emergono Adem Ljajic e Felipe Anderson. Un duello tra lampi di genio e qualità tecniche che si prospetta assolutamente entusiasmante.

"Il brasiliano in forza alla Lazio rappresenta un punto fermo dello scacchiere tattico di Inzaghi, ed ha infatti collezionato in questa Serie A 25 gettoni: nonostante le marcature realizzate in questo campionato ammontino finora solamente a due, si tratta di un giocatore chiave per la compagine biancoceleste, in grado di mettere in seria difficoltà le retroguardie avversarie attraverso le proprie incursioni ed i servizi per i compagni; da non sottovalutare inoltre la confidenza con il gol da parte del brasiliano nei precedenti contro la compagine granata (ben due le doppiette segnate). Differenti e per un certo vero più positivi i numeri di Ljajic, che ha invece realizzato già sei reti nelle 23 presenze stagionali in campionato: un rendimento fino a questo momento maggiore per il granata, che tuttavia ha già dimostrato come la discontinuità sia insita nella sua natura di calciatore, e proprio questo è un altro elemento che lo accomuna fortemente allo stesso Felipe Anderson.

"Brasiliano e serbo si sono infatti distinti nel corso delle proprie carriere per l'incapacità, dovuta a differenti motivazioni, di mantenere fissa una certa soglia nelle prestazioni, alternando sempre ottime partite a prove incolori ma anche nel corso dello stesso match intercambiando giocate di alto livello ad errori sciocchi o spezzoni di partita assolutamente incolori. Al netto della titolarità di Ljajic (ancora in dubbio: è aperto il ballottaggio con Iago Falque, ma in caso di partenza in panchina il serbo in ogni caso entrerà a partita in corso con ogni probabilità), i due esterni si sfideranno lunedì sera, faccia a faccia, ed anche e soprattutto dai loro piedi transiteranno inevitabilmente gli snodi chiave della partita: croci e delizie dei rispettivi tecnici, sanno come essere fondamentali. Ljajic affronta Felipe Anderson ed il duello si prospetta entusiasmante, in grado di decidere la sfida con una sola, meravigliosa, giocata.