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Le maxiplusvalenze del Livorno

MARCO LIGUORI

Se il Livorno ha chiuso il bilancio al 30 giugno scorso con utile di 1,30 milioni di euro lo deve a tre personaggi e alla "Confindustria" del pallone: Urbano Cairo,...

Redazione Toro News

MARCO LIGUORI

"Se il Livorno ha chiuso il bilancio al 30 giugno scorso con utile di 1,30 milioni di euro lo deve a tre personaggi e alla "Confindustria" del pallone: Urbano Cairo, presidente del Torino, Ivan Ruggeri, presidente dell'Atalanta, Romano Amadei, ex presidente del Modena, e la Lega Calcio. I tre numeri uno calcistici hanno consentito al loro collega Aldo Spinelli di ottenere quattro maxi plusvalenze da cessione calciatori: insieme anche a quella di circa 17mila euro ottenuta per il ghanese Emmanuel Osei, ceduto al club rumeno del Timisoara, il totale complessivo di questi proventi straordinari è stato pari a quasi 1,5 milioni. Infatti, stando al suo documento contabile, la società labronica, che militava in serie A, ha ceduto a quella granata disputante il campionato di B, due calciatori: il difensore Matteo Melara, venduto per 220mila euro, e il centrocampista Nikola Lazetic, al prezzo di 719mila euro. Entrambe le operazioni, stando al sito www.tuttomercatoweb.com sono state effettuate nel calciomercato del gennaio 2006. Per il primo, la plusvalenza (ossia la differenza positiva tra il valore di vendita rispetto a quello di libro) è stata quasi piena rispetto all'importo di 57,44 euro: un apprezzamento astronomico del 383mila%. Da guiness dei primati è risultata anche la plusvalenza di 709mila euro per il ventinovenne Lazetic, pari al 7090% rispetto al valore netto contabile di 10mila euro. Neanche ai tempi del boom di Borsa tra il 1998 e il 2001 si è assistito a incrementi simili. Da notare che, mentre il centrocampista serbo ha almeno giocato 16 partite, il ventisettenne Melara ne aveva disputate soltanto sei segnando una rete contro il Cagliari alla nona giornata: probabilmente questa marcatura ha contribuito a far lievitare le sue quotazioni. Invece, il Livorno ha ceduto all'Atalanta (militante anch'essa in serie B nel 2005/06) il centrocampista Luis Centi (si veda il box a lui dedicato), il cui valore di libro era zero: il prezzo di vendita è quindi coinciso con una plusvalenza di pari importo di 200mila euro. Una cifra considerevole, se si pensa che Centi ha giocato solo otto partite in maglia amaranto. Con Armando Perna, classe 1981, si torna in difesa. Dalla sua vendita al Modena, la società di Spinelli ha incassato una plusvalenza netta di 354mila euro, rispetto al valore contabile. Il presidente livornese sarà stato molto soddisfatto dell'incremento rispetto al valore di carico, pari al 314,2%. La Lega Calcio ha invece contribuito con 2,31 milioni a rimpinguare il conto economico del Livorno, che presenta per il 2005/06 una diminuzione drastica dei ricavi da gare (-216mila euro rispetto all'anno precedente) e di quelli da abbonamenti (-735mila). Nel documento depositato in Camera di Commercio non è stata specificata la motivazione della somma versata dalla "Confindustria del pallone": probabilmente sono soldi derivanti dalla mutualità, non presenti peraltro nel bilancio dell'anno precedente. Senza di essi, i costi (pari a oltre 21,70 milioni) avrebbero superato il valore della produzione per 648mila euro: invece la differenza è stata in favore dei ricavi per 1,66 milioni. Il Livorno ha inserito assieme i proventi pubblicitari e quelli televisivi, ammontati a 15,31 milioni, con una variazione positiva di 800mila euro sull'anno precedente. A proposito di diritti tv, c'è da segnalare, alla voce "risconti passivi" dello stato patrimoniale, 400mila euro in diritti tv: un "aiutino" costituito da un anticipo di ricavi già speso nel 2005/06. Tra i ratei passivi, si segnalano i 138mila euro dati in premio ai calciatori e la cifra di un milione di euro erogata sempre ai tesserati come premio Uefa: la qualificazione alla competizione europea è stata possibile dopo le sentenze dei processi sportivi per Calciopoli. Il Livorno presenta uno squilibrio debiti-crediti di 3,64 milioni, in calo rispetto ai 6,60 del 2004/2005. Tornando al valore della produzione, ammontante a 23,36 milioni, si segnalano anche le entrate da prestiti calciatori per 970mila euro, assenti nel 2004/2005. Da notare che, mentre nello schema dei ricavi, il Livorno ascrive la suddetta cifra, nella successiva tabella indicante i due calciatori oggetto dei prestiti (Giallombardo alla Lazio e Vigiani alla Reggina) l'importo ascritto è di 370mila euro. Quale delle due sarà la somma corretta?

"Articolo uscito su Quotidiano.net il 6 marzo 2007